Dal mondo dei social è apparsa questa foto che ritrae una giovane bambina, oggi una delle star più note del mondo di Hollywood. Un’attrice che non solo si è fatta conoscere in numerose pellicole, alcune delle quali iconiche, ma anche per la sua parallela attività di imprenditrice promuovendo dei prodotti che in un primo occhio possono sembrare alquanto bizzarri ma che le stanno comunque portando i risultati sperati. È un’attrice il cui seme dell’arte è stato ereditato.

Padre regista e madre attrice, questo ha permesso alla biondissima ed elegantissima attrice già nei primi anni di maturare questa passione per la recitazione. Cresciuta tra Los Angeles e New York, ha frequentato degli ambienti molto creativi ed esclusivi che le hanno dato linfa vitale per poi portare avanti la sua carriera da attrice. Ha studiato in scuole prestigiose e, per un breve periodo, ha seguito altresì dei corsi di storia dell’arte all’università. Avete capito di chi stiamo parlando?
Da piccola biondissima, così come adesso: chi è questa attrice, oggi diva di Hollywood?
Sono sempre più numerose le attrici americane che portano avanti una battaglia mai intrapresa prima, seppur trattasi di un argomento affatto nuovo. Attrici, dive di Hollywood, artiste ma soprattutto donne e quando non si hanno più 20 anni è necessario che si accetti il proprio essere donna e vedere il proprio corpo cambiare. Ecco perché si cerca di parlare e sensibilizzare su un tema che riguarda tutte ma di cui forse non se ne parla abbastanza. Una svolta informativa intrapresa anche dall’attrice Gwyneth Paltrow che ha trasformato il racconto del proprio corpo in una narrazione pubblica avente come scopo quello di sfidare tabù millenari.

Oltre che per perfezionare il suo ruolo di imprenditrice nel settore del Benessere femminile. Non solo attrice, oggi la Paltrow è anche fondatrice di Goop, un brand che fa del corpo femminile una fonte di contenuti, conoscendone fragilità, trasformazioni e desideri. La policy aziendale mira ad abbattere le ansie da menopausa; non si limita alla sensibilitàzione ma ad un vero e proprio rebranding cioè di posizionamento culturale e quindi anche commerciale. Non è una comunicazione tradizionale, spesso distante ed asettica, ma qualcosa si innovativo che si affida ad un linguaggio consono ma accessibile e d’esperienza, puntando su empatia e complicità.
Un corpo che cambia sempre
Accettare il corpo in trasformazione che non dev’essere nascosto ma va apprezzato così per com’è. Tutta questa attenzione però può portare ad un inconveniente, ovvero si rischia la polarizzazione: da una parte questa estetizzazione – a tratti eccessiva – della consapevolezza e dall’altra il silenzio delle tante altre donne comuni che vivono sulla propria pelle gli effetti fisici, emotivi e psicologici della menopausa. Donne che non si sentono pertanto rappresentate dall’attrice.