Il cantante e produttore R. Kelly, tra i più in vista negli anni Novanta, oggi sta scontando 30 anni di carcere: trasportato in ospedale per overdose.
Ricordate il cantante e produttore R.Kelly? È stato uno dei più celebri artisti R&B della sua generazione, autore di tanti successi, come il popolare brano I Believe I Can Fly, la ballata scritta per il film con Michael Jordan Space Jam, e collaboratore di tante stelle della musica, come Michael Jackson, Celine Dion, Lady Gaga. In carriera ha venduto 75 milioni di album, vincendo decine di premi.

Oggi, però, la vita di Kelly non è più la stessa. Nel corso dei decenni la sua vita privata è finita spesso al centro della cronaca, per via di presunti abusi ai danni di ragazze minorenni. I continui scandali hanno minato la sua carriera, tanto che nel 2019 l’etichetta discografica RCA ha rescisso il contratto. Nello stesso periodo, un’altra ragazza lo ha denunciato per violenza. Dal 2021 è in carcere e dovrà scontare 30 anni per sequestro di persona, pedopornografia ed estorsione.
Guai per il cantante R. Kelly, in carcere ha tentato di togliersi la vita, ma si pensa a un complotto per eliminarlo
Le numerose denunce, accumulate nel corso degli anni, hanno portato il Tribunale a condannare Robert Sylvester Kelly, infliggendo la pena di 30 anni di carcere per abusi su minori. Le star con cui Kelly ha collaborato hanno preso le distanze, facendo persino togliere le loro collaborazioni dalle piattaforme musicali. Tutte le piattaforme, così come le etichette, hanno boicottato la sua musica.
Ora, Kelly versa in gravi condizioni finanziarie, tra risarcimenti alle vittime, il divorzio dalla moglie Andrea Lee, il pignoramento di immobili, al cantante non è rimasto più nulla. Il suo ultimo album risale al 2016. Caduto in disgrazia, Kelly ha tentato il suicidio in carcere, assumendo dosi massicce di farmaci, finendo in overdose. Ma c’è chi pensa sia sia trattato di un complotto per ucciderlo.

Rinchiuso nel Federal Correctional Intitute Facility, nella Carolina del Nord, il 58enne, al momento del tentato suicido, era in isolamento. Aveva chiesto dei farmaci per placare l’ansia. Per tre giorni consecutivi l’uomo ha assunto farmaci per controllare l’ansia, fino a sentirsi male. Dopo essere svenuto, Kelly è stato trasportato d’urgenza al Duke Universitary Hospital. Ora il legale di Kelly punta il dito contro il carcere, accusato di aver fornito con leggerezza i farmaci.
Kelly ricoverato in ospedale, il carcere sotto accusa per somministrazione di farmaci in dosi elevate
In ospedale, i medici hanno rilevato coaguli di sangue nelle gambe e nei polmoni del cantante, e sono dovuti ricorrere a un’operazione per salvargli la vita. L’overdose è arrivata a pochi giorni di distanza dalle proteste degli avvocati di Kelly per l’isolamento ingiusto del loro assistito. Il difensore del cantante ha presentato mozione, chiedendo l’immediato rilascio di Kelly, accusando il carcere di complotto di omicidio.

In particolare, i difensori di Kelly stanno puntando il dito contro le autorità carcerarie, secondi i quali sarebbero state pagate per fare fuori il prigioniero. Secondo alcuni, persino i suoi pasti in mensa erano avvelenati. Ma chi lo voleva morto? Oggi le autorità esamineranno la causa di Kelly e prenderanno una decisione. Nel frattempo, dopo l’operazione subita l’artista si sta riprendendo.