50 anni fa, usciva nelle sale cinematografiche italiane un film che conquistò l’intera Penisola: il cast era eccezionale, purtroppo tanti di loro non ci sono più.
Il regista e sceneggiatore Marcello Fondato, nel cinema italiano, è stato una sorta di meteora con appena sette film all’attivo, ma tutte pellicole che hanno lasciato il segno, alcune in particolare ricordate ancora adesso dal pubblico amante della settima arte nel nostro Paese. Collaboratore nelle sceneggiature dei film di Luigi Comencini e Lamberto Bava, esordisce come regista a fine anni Sessanta, con I protagonisti, su un soggetto di Ennio Flaiano.

Un esordio amaro, perché il film avrebbe dovuto partecipare al Festival di Cannes, ma venne cancellato a causa delle proteste del cosiddetto Maggio Francese. L’anno dopo, dirige Catherine Spaak e Claudia Cardinale, in Certo, certissimo, anzi… probabile, su soggetto di Dacia Maraini e poi ancora arriva Ninì Tirabusciò, la donna che inventò la mossa, ispirato alla vita di Maria Sarti e con Monica Vitti che per quel film vinse il David di Donatello.
La trama e il successo di A mezzanotte va la ronda del piacere
Meno fortunato fu il suo quarto film, Causa di divorzio, mentre Marcello Fondato conobbe il successo anche di pubblico con …altrimenti ci arrabbiamo!, una delle pellicole più note interpretate dal duo Bud Spencer e Terence Hill. Cinquant’anni fa, usciva poi A mezzanotte va la ronda del piacere, film il cui titolo è tratto da un verso del brano Tango delle capinere, e del quale parleremo diffusamente a breve. L’ultima volta sul grande schermo è stata nel 1977 con Charleston, sempre con Bud Spencer.

A mezzanotte va la ronda del piacere fu un incredibile successo commerciale, anche grazie al cast di grandi stelle del nostro cinema: racconta di Gabriella, una donna annoiata dalla sua vita coniugale, che durante un processo come giurata si immedesima nella passione tragica tra Tina e Gino, scoprendo nel frattempo un coinvolgimento del marito nella vicenda. Se non lo avete visto, è il momento di scoprirlo e di scoprire il finale sorprendente.
Che fine hanno fatto i protagonisti del film di Marcello Fondato
Pur restando nelle vesti di sceneggiatore, Marcello Fondato abbandona il ruolo di regista cinematografico, girando poi tra fine anni Ottanta e inizio Novanta alcune serie tv, è morto infine a novembre 2008. Nel cast del suo film che compie oggi 50 anni, ci sono personaggi del calibro di Monica Vitti, che con Fondato aveva già lavorato e che è venuta a mancare nel febbraio 2022, dopo lunghissimi anni di silenzio e di assoluta riservatezza sulle sue condizioni di salute.

Ci lasciava invece 25 anni fa il grande Vittorio Gassman, che nel film interpreta l’affarista Andrea Sansoni, marito di Gabriella, giudice popolare in un delitto a sfondo sentimentale, interpretata invece da Claudia Cardinale, attrice ancora molto amata soprattutto in Francia. Nel cast ci sono anche un quasi esordiente Renato Pozzetto – che manca dal grande schermo dal 2021 – e anche Giancarlo Giannini, che a dispetto dell’età, “solo” 33 anni, aveva maturato già molta esperienza.
Pochi, ma indimenticabili ruoli hanno segnato la carriera di Antonella Dogan, che da decenni ha lasciato il cinema, così come ha fatto Paola Maiolini, nota soprattutto per molte pellicole erotiche degli anni Settanta. Amato anche come doppiatore, Pino Locchi è invece morto nell’autunno 1994, dopo alcuni problemi di salute. Dieci anni fa ci lasciava l’attore caratterista e doppiatore, Silvio Spaccesi, mentre da tempo si sono allontanati dal cinema Nino Scardina e Giorgio Trestini.