Procura e famiglia di Chiara Poggi dicono basta: “Illazioni e fango”

Sia la Procura generale di Milano, che la famiglia di Chiara Poggi commentano con toni duri quanto sta accadendo in queste ore e che riguarda illazioni sulla giovane morta.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’ennesimo servizio della trasmissione televisiva Le Iene, con Alessandro De Giuseppe che ha fatto vedere due vecchi servizi, in particolare uno a un presunto testimone, oggi scomparso e che all’epoca venne comunque ritenuto non affidabile. La tesi dell’ultima puntata del noto programma tv di Italia 1, che non è nuovo ad accuse gravi che gli vengono rivolte, è che Chiara Poggi abbia potuto avere a che fare con un uomo adulto di Garlasco.

i genitori di Chiara Poggi in un'intervista tv
Procura e famiglia di Chiara Poggi dicono basta (Mediagold.it)

Illazione che non è assolutamente andata giù alla famiglia della giovane e se finora i coniugi Poggi hanno pensato che la strada del silenzio – o quasi – potesse essere la migliore, nelle scorse ore hanno scelto di uscire allo scoperto e di far percepire la propria rabbia per quella che ritengono una campagna diffamatoria nei confronti di una ragazza che non c’è più e che a quelle illazioni non può replicare. La loro amata Chiara, appunto.

La famiglia di Chiara Poggi contro certe ricostruzioni giornalistiche

“Disgustati dalle affermazioni fatte in questi giorni dalle varie trasmissioni televisive”, così si ritengono Giuseppe e Rita, i genitori di Chiara Poggi, per quanto sta emergendo in questi ultimi giorni, soprattutto. Per loro, la figlia non aveva assolutamente nulla da nascondere e quello che sta accadendo è molto semplice: “Si continua a infangare la memoria” di una ragazza che non c’è più e che è morta in maniera atroce.

i genitori di Chiara Poggi in un'intervista tv
La famiglia di Chiara Poggi contro certe ricostruzioni giornalistiche (Mediagold.it)

Viene puntato soprattutto il dito contro “insinuazioni in totale dispregio della realtà” e “ricostruzioni romanzesche”, e infatti in qualche modo da quelle che potrebbero essere tranquillamente derubricate a chiacchiere da bar, o al limite suggestive ipotesi di un legale, riguardo al movente del delitto, vengono infarcite di dettagli degni di una spy story, in cui manca soltanto – ma di questo passo ci arriveremo – l’ombra dei servizi segreti.

Anche la Procura di Milano sulla stessa lunghezza d’onda dei familiari di Chiara Poggi

La Procura di Milano sta con la famiglia di Chiara Poggi: le indagini dei Carabinieri di Milano, coordinate dalla Procura di Pavia, che puntano il dito contro Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, e alcuni complici mai identificati, sarebbero l’ennesima buco nell’acqua, sostengono dalla procura meneghina. Questo perché si tratta sostanzialmente di tutta una serie di tesi e piste che sono state già percorse in passato, senza ottenere nulla.

i genitori di Chiara Poggi in un'intervista tv
Anche la Procura di Milano sulla stessa lunghezza d’onda dei familiari di Chiara Poggi (Mediagold.it)

Secondo la Procura, la scena del crimine escluderebbe Andrea Sempio come possibile autore di quel tremendo omicidio, sottolineando che l’omicida doveva avere un legame profondo con Chiara Poggi, che non corrispondeva al tipo di rapporto tra lei e l’amico di suo fratello Marco, appunto. La riapertura del caso, peraltro, si baserebbe per l’ennesima volta su una tesi della difesa di Alberto Stasi e su quelle che la famiglia Poggi ha sempre bollato come fantasie “stravaganti”.

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