Obesità infantile: c’è un dato che preoccupa. Cosa succede ai nostri figli

Obesità infantile: c’è un dato che preoccupa. Ecco quali sono i fattori che determinano l’aumento di peso nei bambini.

Le scelte alimentari influiscono sullo stile di vita, sul benessere e sulla salute. Gli esperti identificano nei comportamenti alimentari scorretti, insieme a fumo e alcol, i fattori primari di rischio per le malattie croniche più frequenti in Italia e nel mondo. Ma non solo. Proprio queste scelte sono alla base dell’obesità infantile.

cibi che favoriscono l'obesità
Nei bambini sono soprattutto i cibi spazzatura che favoriscono l’obesità (Mediagold.it)

A rivelare gli ultimi dati sull’obesità è una ricerca svolta in molti paesi in Europa e nel mondo sugli spot pubblicitari sul cibo spazzatura. I bambini che guardano pubblicità di questo genere, secondo le indagini, assumerebbero oltre 130 calorie in più al giorno. Ma in che modo?

I risultati della ricerca sull’obesità infantile e sugli spot pubblicitari

Per i bambini essere esposti per solo 5 minuti a spot su cibo spazzatura potrebbe essere estremamente dannoso. Questo è quanto emerge da uno studio crossover randomizzato presentato al Congresso europeo sull’obesità (Eco) in corso a Malaga fino al 14 maggio. Gli studiosi dell’Università di Liverpool hanno rilevato «che i bambini tra 7 e 15 anni esposti a soli 5 minuti di pubblicità di alimenti ricchi di grassi saturi, zuccheri e/o sale, consumavano in media 130 Kcal in più al giorno, equivalenti alle calorie contenute in due fette di pane».

l'obesità infantile
L’obesità infantile è un problema piuttosto comune (Mediagold.it)

Questi risultati, come spiega la ricercatrice Emma Boyland dell’Università di Liverpool, offrono «informazioni cruciali e innovative sull’entità, la natura e l’impatto del marketing alimentare non sano, attraverso diversi tipi di media, sul comportamento alimentare dei giovani. Una breve esposizione al marketing di alimenti ricchi di grassi, sale e zucchero può indurre un consumo eccessivo di calorie e potenzialmente un aumento di peso, in particolare nei giovani più sensibili alla pubblicità e le cui abitudini alimentari influenzano la loro salute per tutta la vita».

Restrizioni sugli spot pubblicitari che sponsorizzano cibi spazzatura

La ricerca arriva in un momento in cui molti paesi in Europa e nel mondo stanno valutando l’introduzione di restrizioni alla pubblicità di alimenti non salutari per contrastare l’aumento dei livelli di obesità infantile. Secondo Boyland, «i risultati mostrano che il marketing alimentare non sano porta ad aumenti sostenuti dell’apporto calorico nei giovani a un livello sufficiente a indurre un aumento di peso nel tempo».

l'obesità infantile
Come risolvere l’obesità infantile (Mediagold.it)

Questo studio «è il primo a dimostrare che le pubblicità di sola marca, per le quali attualmente non esiste nessuna limitazione a livello globale, aumenta il ​​consumo di cibo da parte dei bambini – conclude – Queste nuove conoscenze contribuiranno alla progettazione di urgenti politiche di marketing alimentare restrittive, in grado di proteggere la salute dei bambini». L’analisi ha rilevato che, in seguito all’esposizione a pubblicità di alimenti ‘junk food’, i bambini consumavano più snack (+58,4 Kcal), più pranzi (+72,5 Kcal) e più cibo in generale (spuntino e pranzo combinati (+130,90 Kcal) rispetto a dopo l’esposizione a pubblicità non alimentari.

I cibi più dannosi per i bambini e per gli adulti

I cibi più dannosi per la salute sono quelli ricchi di grassi, sale e zucchero e poveri di vitamine e fibre. Alimenti pronti e confezionati che contengono ingredienti non utilizzati in cucina come prodotti chimici, coloranti, dolcificanti e conservanti, aumentano le diagnosi di malattie cardiache del 50%, l’obesità, il diabete di tipo 2 del 12%, patologie polmonari, problemi del sonno e disturbi legati all’ansia.

 

Gestione cookie