Ospite di Belve Crime, Mario Maccione era un minorenne quando era membro delle Bestie di Satana, un gruppo criminale che ha sconvolto l’Italia.
Nella puntata di Belve Crime in onda martedì 10 giugno, tra gli ospiti di Francesca Fagnani, in questa edizione inedita del suo programma, c’è Mario Maccione, uno degli ex membri delle Bestie di Satana, il gruppo responsabile di omicidi e rituali satanici che sconvolsero la provincia di Varese alla fine degli anni Novanta. Da quegli episodi, che fecero discutere e interrogarsi l’Italia, sono passati oltre vent’anni, i primi casi sono addirittura del 1997, e questi delitti sono caduti nel dimenticatoio.

La vicenda delittuosa delle Bestie di Satana, che vide coinvolti giovani attratti da un mix letale di droga, occultismo e violenza, causò la morte di Fabio Tollis, Chiara Marino, Mariangela Pezzotta e altri casi che restano senza verità. Si parla infatti in tutto di quattro vittime accertate, compreso il suicidio indotto di Andrea Bontade, ma soprattutto di 18 casi sospetti di morte, a partire dal 1996, che non hanno spiegazione e che in passato sono stati accostati – per modalità – alle Bestie di Satana.
Cosa fa Mario Maccione dopo aver ottenuto la libertà
All’epoca dei fatti, Maccione era il più giovane del gruppo, e venne condannato a 19 anni e mezzo: ne ha scontati tredici in carcere e oggi da diverso tempo è libero, cambiando vita in maniera decisamente radicale. Mario Maccione, infatti, consapevole di quello che è stato il suo passato di droghe e violenza, con annessi episodi di satanismo, ha aperto uno sportello di ascolto per aiutare chi vive situazioni simili di grave dipendenza.

La notizia della sua scarcerazione ha suscitato nell’ottobre 2017 forti reazioni, soprattutto tra i familiari delle vittime, che hanno parlato di “lucro sul dolore” facendo riferimento allo sportello aperto da Mario Maccione. I familiari delle vittime delle Bestie di Satana, inoltre, hanno messo in guardia sul rischio di dare voce a figure così controverse. Del resto, quelli attribuiti al gruppo criminale, e in particolare le morti di Fabio Tollis e Chiara Marino, furono delitti particolarmente efferati.
Dove sono gli altri componenti delle Bestie di Satana
Mario Maccione non è stato però il primo componente del gruppo criminale a essere scarcerato: dopo aver scontato sette dei 12 anni e 8 mesi a cui era stato condannato, Pietro Guerrieri – che evidentemente non venne mai coinvolto direttamente negli omicidi – era stato affidato a una comunità di recupero e dal 2013 è una persona completamente libera. Il “pentito” del gruppo, ovvero Andrea Volpe, ha scontato 16 dei 20 anni di carcere ed è libero dal 2020.

La vicenda più controversa è quella di Elisabetta Ballarin, condannata a 23 anni, nonostante abbia sempre detto di non far parte del gruppo criminale, ma come testimone e complice dell’omicidio di Mariangela Pezzotta, l’ex di Andrea Volpe, all’epoca fidanzato della Ballarin stessa. Durante la permanenza in carcere, nel 2005 Elisabetta Ballarin perde il padre, mentre nel 2011 muore anche sua mamma a causa del malfunzionamento della caldaia. In seguito, la Ballarin ha chiesto – senza ottenerla – la grazia al Presidente della Repubblica.
In anni più recenti, Elisabetta Ballarin, che negli anni del carcere si è laureata, ha ottenuto l’affidamento in prova e poi l’autorizzazione a non dover più soggiornare in carcere. Dei componenti del gruppo criminale, dunque, in carcere ci sono ancora Nicola Sapone, condannato a due ergastoli e che in carcere si è prima diplomato e poi laureato in filosofia, e Paolo Leoni, condannato all’ergastolo per il duplice omicidio di Tollis e Marino; altri due componenti del sodalizio criminale, Eros Monterosso ha ottenuto l’affidamento in prova nel 2021, e Marco Zampollo, laureatosi in carcere, è in regime di semilibertà.