Muore a 27 anni di tumore: il racconto della vita di Chiara Pennuti

Non ce l’ha fatta a vincere la sua personale battaglia contro il tumore Chiara Pennuti: il suo impegno in un podcast e non solo

Il sorriso non lo ha mai perso, neanche nei momenti più difficili. È questo quello che rimane impresso nella mente dei famigliari, degli amici e di chi la seguiva tramite il suo “Una Zebra in Corsia” di Chiara Pennuti, la 27enne romagnola che aveva deciso di parlare della sua battaglia contro il tumore in un podcast.

Chiara Pennuti
Chiara Pennuti in uno degli ultimi scatti pubblicati sui social (Mediagold.it)

Chiara purtroppo non ce l’ha fatta, a comunicarlo proprio tramite i social dove non ha mai negato il suo sorriso, nonostante la malattia, la sua famiglia.

Chiara Pennuti e l’annuncio della sua morte

“Era nata di domenica e proprio di domenica se n’è andata”, così i genitori di Chiara Pennuti, Giancarlo e Maria Letizia, insieme alla sorella Beatrice, la ricordano sui social. “Chiara era una persona speciale. Il suo sorriso, il suo spirito ironico, la sua lucidità hanno illuminato anche i momenti più difficili” hanno ricordato a tutti.

Tra le sue passioni la montagna, il mare, il fiume, l’avventura in generale. E ancora la partecipazione e il pensiero critico. “Era capace di costruire connessioni vere, profonde” hanno detto ancora i familiari.

Chiara Pennuti
Chiara Pennuti (Mediagold.it)

Chiara si è spenta a casa sua, a Forlì circondata dall’affetto dei suoi familiari che non l’hanno mai lasciata sola, soprattutto nelle ultime settimane più delicate, aiutati dal supporto fornito dell’assistenza domiciliare: “La ricerca sta facendo tanto, ma il cammino è ancora lungo – hanno detto i familiari di Chiara – È fondamentale investire negli studi scientifici e nella prevenzione, perché si possono salvare tante vite”.

Chiara Pennuti e la malattia

Chiara Pennuti era laureata in Ingegneria Aerospaziale e nel 2020, mentre lavorava in Germania, ha visto stravolgere la sua vita. Per lei la diagnosi di tumore ed il ritorno in Italia per le cure. Aveva deciso di affidarsi all’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori ‘Dino Amadori’ (Irst) di Meldola.

La malattia che ha sempre affrontato con il sorriso Chiara l’ha raccontata in modo coraggioso in un podcast, “Una Zebra in Corsia” nel quale ogni mercoledì, affrontava una narrazione coraggiosa dando voce ai malati come lei e agli operatori sanitari che tutti i giorni lavorano e si occupano dei pazienti.

 

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Un dialogo sul tema dell’oncoematologia per sensibilizzare più persone possibili. Un progetto realizzato grazie ad una raccolta fondi su GoFundMe. 15 mila euro raccolti per sostenere il progetto e anche la ricerca dell’Irst sui tumori rari.

L’impegno oltre il podcast

L’impegno di Chiara però non si esauriva con il suo podcast. La 27enne, infatti, era impegnata anche su altri fronti. In prima linea con l’associazione Luca Coscioni per il riconoscimento del diritto al fine vita medicalmente assistito per i pazienti affetti da patologie gravi e irreversibili. Allo stesso tempo era collaboratrice di Minerva, realtà dedicata alla divulgazione scientifica ed era stata anche presidente organizzazione europea di studenti dell’aerospazio, EuroAvia.

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