Migliorare la memoria: segui il trucco degli Antichi Greci

Sai qual è un buon trucco per migliorare la memoria? Te lo diciamo noi ispirandoci agli antichi Greci e ai cantastorie dell’epoca.

Ti sei dimenticato cose importanti? Studi e fai molta fatica a ricordarti per bene le cose anche se ci metti tanto impegno? È un problema comunque e moltissimi cercano una soluzione per migliorare la propria memoria. Possiamo affidarci ad accortezze o a trucchi. Per esempio, perché non prendere da esempio gli antichi Greci?

Contesto di cervello e memoria
Contesto di cervello e memoria (www.mediagold.it)

Il motivo è molto semplice. Se pensate all’antica Grecia, vi viene sicuramente in mente un cantastorie. Un uomo che raccontava davanti al pubblico una storia e non leggeva nulla. Ma come faceva a ricordarsela tutta a memoria? Vediamo un paio di aspetti importanti e capiamo come fare per migliorare la nostra memoria.

I cantastorie dell’antica Grecia

Venivano chiamati aedi e rapsodi ed erano i cantastorie dell’antica Grecia. Avevano il compito di trasmettere oralmente miti, leggende ed episodi storici. Gli aedi, spesso accompagnandosi con la lira, componevano e recitavano poemi epici, modulandoli a seconda del pubblico. I rapsodi, invece, declamavano testi già fissati nella tradizione, contribuendo alla conservazione e alla diffusione di opere come l’Iliade e l’Odissea.

Sono opere che sono state tramandate in modo orale, anche quando si sono diffuse le opere scritte. Era una consuetudine. Gli oratori e i cantastorie erano molto apprezzati. La maggior parte della popolazione non sapeva leggere, rimanere ad ascoltare qualcuno nella pizza era il miglior modo per conoscere e per raccontare.

Storytelling
Storytelling (www.mediagold.it)

Queste figure rivestivano un ruolo essenziale, ma come facevano a ricordare a memoria tutta l’opera? Per noi sarebbe quasi impossibile. Ecco quali sono le considerazioni da fare.

Come migliorare la memoria seguendo l’esempio degli antichi Greci

Innanzitutto, dobbiamo assolutamente dire che erano molto più allentati di noi. Nell’antica Grecia non c’era “carta e penna” da poter prendere al volo per annotarsi le cose e non c’erano nemmeno i supporti elettronici. Cose che noi usiamo adesso per aiutarci a non dimenticare quello che dobbiamo fare.

Poi, tramite la rivista Focus, possiamo porre l’attenzione su un altro aspetto. Non è proprio colpa o merito del cervello e non va allenato solo quello. Spesso quello che contribuiva era il modo in cui si imparava un testo. Nell’antica Grecia si ricorreva sempre alla musica e alla melodia. Grazie ad un ritmo accentuato e alle rime in melodia, era possibile memorizzare molto di più.

Cervello
Cervello (www.mediagold.it)

Infatti, è molto più facile anche per noi ricordare una canzone che una poesia. Era lo stesso anche a quell’epoca. Poi, bisogna anche dire che queste storie avevano spesso molte frasi uguali, epiteti che si ripetevano sempre uguali. Quindi, non pensiamo agli antichi Greci come degli esseri soprannaturali, ma persone semplici che hanno trovato un trucchetto molto efficace. Lo possiamo prendere ad esempio anche noi per qualsiasi cosa, per testi più o meno lunghi.

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