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Genova. La vespa velutina, il calabrone asiatico che minaccia le api e la biodiversità, trova un nuovo ostacolo in Liguria: le arpe elettriche. Questi dispositivi innovativi, già in fase di sperimentazione, promettono di proteggere gli alveari e la produzione di miele, tutelando al contempo l’ambiente.

L’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Piana ha descritto le arpe elettriche come un telaio con fili elettrici scoperti, alimentato da pannelli solari. Quando la vespa velutina tocca i fili, riceve una scarica elettrica che la paralizza, risparmiando invece le api che sono in grado di attraversare la barriera senza danni.

La sperimentazione, condotta in collaborazione con l’Università di Torino, ha già dato risultati incoraggianti. L’assessore Piana ha annunciato l’intenzione di incrementare l’utilizzo di questa tecnologia se l’efficacia sarà confermata.

Oltre alle arpe elettriche, la Regione Liguria sta adottando diverse misure per contrastare la vespa velutina. Sono previsti corsi per la formazione di distruttori di nidi e stanziati fondi per l’acquisto di materiale apistico, attrezzature e api regine.

La lotta contro la vespa velutina è fondamentale per la salvaguardia dell’apicoltura, un settore strategico per la Liguria. La regione conta circa 3.000 apicoltori e 24.000 alveari, che producono un miele di alta qualità e contribuiscono all’impollinazione, un processo vitale per la biodiversità.

L’impegno della Regione Liguria nella difesa delle api e dell’ambiente è un esempio virtuoso che si auspica possa essere replicato in altre zone d’Italia. La tutela della biodiversità e la valorizzazione delle produzioni agricole locali sono obiettivi comuni che richiedono un impegno costante e la collaborazione di tutti.

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