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Oltre 1.900 microimprese artigiane della filiera auto, 1.722 attive nella manutenzione e riparazione di autoveicoli, più di 500 carrozzerie. Confartigianato: «Un settore in forte difficoltà, ma che ha saputo garantire l’efficienza nei servizi agli utenti».

Genova. 1.934 microimprese artigiane, 4.663 dipendenti. È la fotografia della filiera auto in Liguria, scattata dall’Ufficio studi di Confartigianato, su dati Unioncamere-Infocamere, aggiornati al secondo trimestre 2021. Un settore che ha subito una decisa contrazione negli ultimi due anni, anche in conseguenza alle ripercussioni negative della diffusione del Covid-19: -3,4% la variazione percentuale rispetto al secondo trimestre 2019, -1,3% rispetto allo stesso periodo del 2020.

A livello provinciale, Genova (974 microimprese della filiera) è tra le province che registrano il calo più pesante: -4,7% sul 2019, -2,3% sul 2020. Segue Savona (375 realtà della filiera), diminuite del 4,6% rispetto al 2019 e del 2,6% rispetto al 2020. Ha tenuto Imperia, che conta 333 microimprese, invariate rispetto all’anno scorso, ma con ancora l’1,2% da recuperare rispetto al 2019. Alla Spezia si contano invece 252 microimprese artigiane della filiera, in crescita del 2,9% rispetto al 2020 e dello 0,4% sul 2019.

Per quello che riguarda l’ampio settore della manutenzione e riparazione di autoveicoli, nella nostra regione si contano 1.722 microimprese artigiane: al secondo trimestre 2021 il settore risulta in calo dell’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2020, -3% sul 2019.

860 di queste realtà artigiane lavorano in provincia di Genova (-4,1% sul 2019, -2,2% in confronto al 2020), 336 a Savona (in diminuzione del 4,3% rispetto al 2019 e del 2,3% rispetto al 2020). Ancora, 295 si trovano a Imperia, stabili rispetto all’anno scorso, -1% sul 2019. Alla Spezia, 231 realtà artigiane, si riflette l’andamento dell’intera filiera, con una crescita del 3,6% rispetto al 2020 e dello 0,9% sul 2019.

«Nonostante le difficoltà, i nostri artigiani restano in prima linea per garantire la sicurezza stradale – commenta Vincenzo Ciliberti, presidente regionale e nazionale dei Revisori Auto di Confartigianato – Abbiamo dimostrato la capacità di poter gestire anche il settore della revisione, lavorando per la sicurezza del cittadino e garantendogli sempre un servizio efficiente e veloce».

Entrando invece nel dettaglio delle carrozzerie, in Liguria si contano 520 micro e piccole realtà artigiane, in calo del 2,4% rispetto al 2020 e addirittura del 4,2% sul 2019, una delle contrazioni più elevate d’Italia. Guardando alle province, il quadro si compone di 323 microimprese a Genova (-3,3% sul 2019, -1,5% rispetto all’anno scorso), 77 a Savona (-4,9% sul 2019, -2,5% sul 2020), 64 alla Spezia (-5,9% sia rispetto al 2019, sia in confronto al 2020), 56 a Imperia (-6,7% sul 2019, -3,4% sul 2020).

Un settore, quello dell’autoriparazione, che ha recentemente ottenuto un grande risultato: poter continuare a utilizzare la targa prova sui veicoli immatricolati per esercitare la loro attività d’impresa. La disposizione è contenuta nel decreto Infrastrutture, recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri: «Una conquista che inseguivamo da anni e che abbiamo finalmente raggiunto, anche grazie alla sensibilità di Raffaella Paita, presidente della commissione Trasporti alla Camera – osserva Giuseppe Pace, presidente regionale e nazionale di Confartigianato Carrozzieri – Un provvedimento che scrive definitivamente la parola fine a una querelle che durava da moltissimi anni e che ha coinvolto politica, giustizia e forze dell’ordine, provocando non pochi problemi ai nostri autoriparatori».

c.s.

Crediti immagini: Mimzy

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