Occhi bene aperti se hai un cane e lo porti a spasso: se incontri una di queste lumache lungo la strada, puoi già darlo per spacciato.
Sono pericolosissime, in un modo che nemmeno puoi osare immaginare. Vengono estremamente sottovalutate, queste lumache: sembrano innocue come tutte le altre, in realtà nascondono un potenziale da brividi che fa di loro delle spietate killer. Possono risultare letali per animali come i cani che sfortunatamente vi si trovano in contatto.
Proprio di recente, in Australia è scattato l’allarme: la cosiddetta “lumaca killer” sta colpendo all’impazzata generando sempre più vittime. Ad essere colpiti non sono solamente gli animali che vivono selvaggiamente, persino quelli domestici possono subire il loro “attacco”. E’ impossibile non preoccuparsi: bisogna capire come affrontare il problema.
Lumache killer, è già emergenza sanitaria: in pericolo i nostri cani
Si sta diffondendo troppo velocemente il virus legato alla lumaca killer: parliamo del verme polmonare del ratto (il cui nome scientifico è Angiostrongylus cantonensis). Stando alla ricerca portata avanti e condivisa dall’Università di Sydney, i casi di contagio si stanno moltiplicando a vista d’occhio.
Medici e autorità sanitarie hanno iniziato a preoccuparsi: Matteo Bassetti, direttore del centro Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova (lo stesso che ci ha già parlato di questa tremenda variante del Covid), ha espresso pubblicamente la sua perplessità. “Le lumache giganti, originarie dell’Africa, sono in grado di trasmettere il parassita“.
Si rivela essere persino pericoloso per la salute umana, poiché questo batterio si insinua e colpisce le vie polmonari causando una meningite grave. Ad aiutare la diffusione sono state le forti piogge che hanno colpito le aree tra Sydney e Brisbane.
Pericoloso soprattutto per gli animali, ma il virus attacca anche gli uomini
Bassetti parla, per l’esattezza, di “angiostrongiliasi”, un’infezione batterica che, purtroppo, non possiamo geolocalizzare e sottovalutare. Nonostante il focolare oggi si registri nell’area di Sidney, la globalizzazione contribuisce al suo spostamento.
E’ necessario lavorare e fare la propria parte in qualsiasi angolo del pianeta, perché la situazione va monitorata. Ad oggi si tratta di un’infezione che ancora possiamo considerare rara, tuttavia quando colpisce è potenzialmente mortale.
Le indagini hanno registrato la presenza del virus in un numero sempre crescente di cani proprio nelle aree colpite da forte pioggia. Solo occasionalmente è stato trovato negli esseri umani, ma questo deve far comprendere che, seppur originario del sud-est-asiatico, il verme polmonare di ratto sia stato in grado di raggiungere zone di Nord America, Europa e Australia. I ratti selvatici ospitano per naturalmente questo parassita, tuttavia molto facilmente riesce a raggiungere altri animali attraverso un processo di trasmissione che coinvolge le lumache e le limacce.
Come scoprire se si è malati di verme polmonare di ratto? I sintomi
Nei cani e negli esseri umani, la malattia da verme polmonare di ratto (angiostrongoliasi neurale) presenta i sintomi della meningite o meningoencefacile eosinofila. Per le persone includono: mal di testa, collo rigido, formicolio, dolore alla pelle, febbre, nausea, vomito e in alcuni casi può comportare danni cerebrali permanenti e risultare fatale. Nei cani, invece, i sintomi vanno dalla paralisi di pois e coda, all’incontinenza urinaria e risposte del dolore anormali. Iniziano a fare la loro comparsa tra l’una e le tre settimane dopo l’ingestione della lumaca infetta.
