Le Iene: Chiara Poggi aveva una relazione con un uomo di Garlasco, il testimone ignorato

Una testimonianza ignorata in passato viene ripresa dalla trasmissione Le Iene e apre nuovi scenari sulla morte di Chiara Poggi avvenuta nel 2007.

Da una parte le inchieste della magistratura e delle forze dell’ordine, dall’altra quelle giornalistiche a vari livelli, in mezzo la morte di una ragazza, avvenuta ormai nel 2007, per la quale c’è una sentenza della Cassazione con il fidanzato dell’epoca condannato per omicidio. Ma a quella ricostruzione dei fatti, né la magistratura inquirente, né chi si occupa di fare il cronista o il giornalista, e nemmeno le forze dell’ordine, sembrano ormai credere.

Chiara Poggi e una testimonianza inedita a Le Iene
Le Iene: Chiara Poggi aveva una relazione con un uomo di Garlasco, il testimone ignorato (Mediagold.it)

Il giallo di Garlasco, ovvero i misteri intorno all’omicidio di Chiara Poggi, viene infarcito di volta in volta con sempre maggiori dettagli e sta al lettore o al telespettatore saper discernere tra vecchie e nuove illazioni, prive di fondamento, oppure spiragli per una reale riapertura del caso, che lasci emergere una verità troppo spesso sottaciuta. Quello di Garlasco è un delitto che ha sconvolto l’Italia all’epoca e continua a sconvolgerla oggi: l’ultimo movente emerso mette i brividi.

La ricostruzione dell’avvocato di Andrea Sempio

Diverse risposte potrebbero arrivare dall’incidente probatorio in programma il 17 giugno, altre ne arriveranno dalle indagini, molti sono i dubbi e tante ricostruzioni assumono contorni fantasiosi. Nella puntata del 3 giugno della trasmissione Le Iene, ha parlato Massimo Lovati, l’avvocato di Andrea Sempio, sostenendo che quello di Alberto Stasi sarebbe stato un errore giudiziario. Per il legale, dietro il delitto ci sarebbe uno scenario che non coinvolgerebbe nemmeno il suo cliente.

Andrea Sempio in un'intervista
La ricostruzione dell’avvocato di Andrea Sempio (Mediagold.it)

L’avvocato è fermamente convinto che dietro il delitto ci sarebbe il cosiddetto scandalo del Santuario della Bozzola, ovvero un legame tra un’inchiesta – con una tentata estorsione emersa anni dopo la morte di Chiara Poggi – ed episodi di pedofilia che in quel luogo di culto avvenivano da anni. Il legale di Sempio, insomma, sostiene che Chiara Poggi sia stata uccisa perché aveva scoperto quel giro di pedofilia e anzi arriva a sostenere che Alberto Stasi saprebbe molte cose ma non può parlare per paura.

Il caso mediatico del delitto di Chiara Poggi e la testimonianza tenuta nascosta

Rispetto alla riproposizione del caso mediatico ad anni di distanza, l’avvocato sottolinea come questa sia una questione di quella che definisce domanda e offerta, evidenziando come giornali e tv parlino ancora del delitto di Garlasco, perché evidentemente c’è molto interesse da parte dell’opinione pubblica. Lovati in qualche modo difende anche il lavoro d’inchiesta giornalistica e spiega che “la giustizia purtroppo è la giustizia degli uomini”, chiosando: “Io sono convinto che Stasi sia innocente”.

Il caso Chiara Poggi a Chi l'ha visto?
Il caso mediatico del delitto di Chiara Poggi (Mediagold.it)

Comunque stiano le cose, anche in questo contesto si ripropone una testimonianza datata diversi anni e sempre fatta alla trasmissione Le Iene, di un uomo che sostenne di aver visto qualcuno piegato su una bici davanti casa Poggi la mattina del delitto, ma questo testimone – che nel frattempo sarebbe morto – fece all’epoca il nome di una persona adulta, residente a Garlasco, che avrebbe avuto un debole per Chiara Poggi.

Il testimone, subito dopo, ritratta e intima alle Iene di non far emergere quanto detto, perché li avrebbe denunciati, sottolineando che si trattava di una voce di paese. Le sue parole si intrecciano però, secondo Alessandro De Giuseppe, con quanto emerso negli anni e con un’altra testimonianza, di una collega di Chiara Poggi, che sostenne anni fa che la ragazza aveva due cellulari e quella di un’amica che avrebbe ricevuto un’email dalla giovane, in cui le parlava di “due piccioni”.

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