La Chiesa di Vicofaro, a Pistoia, trasformata in centro di accoglienza per migranti, è diventata un caso: il prete resta senza parole.
Negli ultimi giorni, la Chiesa di Santa Maria Maggiore a Vicofaro di Pistoia è diventata un caso, scatenando le più accese polemiche in tutta Italia. La parrocchia, gestita dal don Massimo Biancalani, è stata trasformata in centro di accoglienza per migranti. La decisione del prete nel corso degli anni ha sollevato aspre critiche a Pistoia e fra tutti i frequentatori della Chiesa.
Per settimane la popolazione ha protestato contro l’immigrazione di massa portata avanti da Biancalani, il quale ha fatto venire in città tutti i migranti della zona, per ospitarli nella parrocchia. In breve tempo, la stessa è diventata un centro di accoglienza non autorizzato né dal Comune di Pistoia né dalle autorità italiane, e così la situazione è degenerata.
Troppi, davvero troppi i migranti accolti da don Massimo Biancalani, scatenando la riabbia dei fedeli e di tutti i residenti della zona. La Prefettura e l’Asl hanno provveduto a esaminare la situazione e a svolgere le normali procedure di valutazione, definendo le condizioni strutturali della parrocchia e le condizioni igienico sanitarie davvero precarie e gravemente insalubri.
L’immigrazionismo sfrenato portato avanti da Biancalani, da mesi al centro dell’attenzione mediatica, ora è stato bloccato da un’ordinanza comunale. Eppure, nel corso degli anni, la politica della tolleranza sulla quale la Chiesa Santa Maria Maggiore a Vicofaro è poggiata, ha portato a numerosi episodi di violenza e di criminalità, con frequenti risse e accoltellamenti, spaccio di droga e addirittura stupri.
Ora, il Comune ha stabilito che la Chiesa debba tornare un luogo sacro, sereno e pulito, adatto per tenere Messa e per accogliere poche decine di migranti. L’improvvisato centro di accoglienza per migranti sarà smantellato, sotto lo sguardo sbigottito di don Biancalani. Da tempo i residenti del quartiere chiedevano un intervento concreto da parte delle istituzioni, per riportare alla normalità una situazione pericolosa.
Da un anno i problemi di Vicofaro sono sotto gli occhi di tutti. La Questura di Pistoia, nell’estate 2024, aveva contato in parrocchia ben 140 immigranti. Immediatamente, il Viminale aveva chiesto lo spostamento di almeno 70 persone in altri centri di accoglienza. Di questi, soltanto 29 avevano accettato di spostarsi, inoltre 11 persone dei 29 erano tornate indietro dopo qualche giorno.
Nell’ultimo controllo da parte delle Forze dell’Ordine, sono stati contati 176 migranti, un sovraffollamento assurdo, e condizioni igienico sanitarie molto gravi. Sporcizia, presenza di bombole a gas pericolosissime, impianti elettrici obsoleti, materiale rubato e accatastato, senza contare mancanza di regole e di rispetto per i residenti.
La scorsa settimana è stata avviata una segnalazione per rischio di tubercolosi. La politica dell’accoglienza messa in atto da Biancalani è pericolosissima e rischia di scatenare un putiferio. Vedremo se questa volta, dopo due sgomberi avvenuti nel corso degli anni, si farà qualcosa per ripristinare la situazione. Biancalani comunque non ci sta e si dice pronto a lottare.
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