La musica italiana dice addio a due grandi artisti

Nel giro di poche ore la musica italiana ha dovuto dire addio a due grandi artisti. Livio Macchia e Celso Valli hanno segnato la storia del nostro patrimonio musicale.

In poco più di 24 ore il panorama musicale italiano ha salutato due grandi artisti: Livio Macchia e Celso Valli hanno segnato in maniera indelebile pagine fondamentali della nostra musica.

livio macchia
La musica italiana dice addio a due grandi artisti -(credits @robyfacchinetti) mediagold.it

Si è spento all’età di 83 anni Livio Macchia, storico fondatore dei I Camaleonti la band beat che ha segnato gli anni Sessanta e intere generazioni. Lo storico bassista, cantante e co-fondatore della band era l’ultimo degli storici fondatori ad essere ancora in vita; se n’è andato nella sua casa di Meledugno, nel cuore del Salento, quella Puglia di cui era originario e a cui è sempre stato legato.

Malato da tempo, Macchia aveva festeggiato giusto un mese fa i 60 anni de I Camaleonti, quella band nata all’ombra del Santa Tecla di Milano e che aveva scelto questo nome perché diversi erano i generi che proponevamo anche se fu sull’onda della british beat che il gruppo si riconosceva maggiormente. Livio Macchia si porta via quell’innovazione che I Camaleonti hanno saputo portare nella musica italiana, con il grande merito di aver fatto conoscere -grazie alle versioni italiane come si usava all’epoca- artisti del calibro dei Rolling Stones e Bob Dylan.

Non solo Macchia, la musica saluta anche Valli

Qualche giorno prima se n’è andato Celso Valli compositore, arrangiatore e produttore che ha collaborato con tantissimi nomi italiani e internazionali.

celso valli e vasco rossi
Non solo Macchia, la musica saluta anche Valli -(credits @vascorossi) mediagold.it

Discografico bolognese e autore di tutti gli arrangiamenti originali dei big della musica italiana, Celso Valli si è spento all’età di 75 anni. Una carriera lunghissima iniziata negli anni Ottanta come tastierista per poi passare alle collaborazioni di spicco.

Sua la firma sotto quasi 500 brani, segnando in maniera indelebile gli ultimi 50 anni della nostra musica; una carriera svoltata con la produzione di Ricominciamo di Pappalardo e che lo ha portato poi a collaborare con tutti gli altri grandi. Gli Ottanta sono quelli della vera esplosione di carriera, è in questo decennio che nascono Self Control di Raf, Terra Promessa di Eros, Ti sento dei Matia Bazar, Sally di Vasco giusto per fare qualche titolo.

Proprio Vasco Rossi lo ha ricordato con queste parole: “Celso non morirà mai. Dentro il mio cuore sarà sempre vivo. E soprattutto non morirà mai perché i suoi arrangiamenti continueranno ad emozionare commuovere travolgere e coinvolgere milioni di persone”. Il cantautore di Zocca ha ricordato anche la genesi del suo album “Canzoni per me”, a cui Valli ha dato l’imprinting: “Gli diedi delle idee che avevo nel cassetto, delle canzoni che non avevo mai pubblicato perché erano delle idee e lui le trasformò ognuna in un piccolo gioiello”.

Celso Valli fu prolifico negli anni Novanta, con molti brani che hanno fatto la storia della musica italiana. Sua la firma a collaborazione con Come Saprei di Giorgia, La tua ragazza sempre di Irene Grandi; con il nuovo millennio arriva anche la collaborazione con Laura Pausini e con Primavera in anticipo raggiuge i Latin Grammy che si aggiunge ai diversi dischi d’oro e platino ottenuti in carriera. Non poteva mancare quindi il cordoglio da parte di tutti i big con cui ha collaborato.

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