La carbonara a Milano costa 70 euro al piatto: ecco il motivo

Può un piatto di carbonara costare 70 euro? Sì, questa notizia arriva da Milano e c’è un motivo anche se in molti hanno fatto polemica.

Sui social network sono moltissimi quelli che hanno criticato questa notizia, anche se c’è da dire che le motivazioni per il prezzo elevato ci sono. Oggi proveremo a spiegarvele da vicino anche se non è da escludere che alcuni di voi rimarranno scettici.

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La carbonara a Milano costa 70 euro al piatto: ecco il motivo (MediaGold.it)

Le origini di questo piatto sono varie, legate a un mix di tradizioni popolari e di storie che si rincorrono. Anche se questa pietanza viene rivendicata totalmente dai romani, in realtà l’ipotesi più accreditata è un po’ differente.

Pare infatti che il piatto sia nato alla fine della Seconda Guerra Mondiale quando gli alleati americani si trovarono proprio a Roma portandosi dietro uova in polvere e bacon. Un piatto semplice che così i cuochi locali avrebbero creato con fantasia e intelligenza.

Un piatto di carbonara costa, per esagerare e guardando ristoranti di alto livello, attorno ai 15 euro, oggi però parliamo di un qualcosa di più particolare. Vi spiegheremo anche il motivo per cui questo piatto in questo ristorante di Milano costi addirittura 70 euro.

Milano, la carbonara da 70 euro

A Milano c’è un ristorante dove la carbonara costa 70 euro, ma qual è il motivo? Le polemiche sono nate sui social network anche se va detto che sono pochi quelli che magari hanno analizzato i motivi di questo costo importante.

chef di procaccini
Milano, la carbonara da 70 euro (Instagram @nicomoncalero)

La proposta arriva da Procaccini Milano che presenta un menù rinnovato e davvero incredibile sotto diversi punti di vista. Il punto forte del menù è sicuramente La Carbondoro, un’icona della cucina italiana rivisitata in maniera gourmet.

Il guanciale scelto è di maiale iberico Cinco Jotas che ha una profondità aromatica difficile da incontrare in altri piatti. La pasta è firmata da Pastificio Graziano di Avellino che ha sicuramente una qualità eccellente. Il pecorino è stagionato 30 mesi, con il sapore esaltato anche dalla presenza di pistilli di zafferano.

Inoltre all’interno del piatto troviamo 10 grammi di caviale pregiato e tre foglie d’oro. Un lusso dunque che non nasce per soddisfare la fame di un consumatore qualunque, ma regala un viaggio e un’esperienza culinaria davvero di lusso. Questo giustifica il prezzo di 70 euro al piatto che può diventare una coccola e non deve essere criticata in quanto tale. Una scelta di fronte alla quale non si è obbligati, ma che rappresenta solo ed esclusivamente un viaggio all’interno dei sapori.

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