Inter col lutto al braccio: nel giorno della finale, è morto il Presidente

Una triste notizia accompagna i nerazzurri alla vigilia della finale col PSG: in queste ore è mancato il Presidente dello scudetto dei record.

I tifosi nerazzurri dell’Inter tiferanno la loro squadra stasera con la morte nel cuore: proprio nel giorno della finale di Champions League contro il PSG, infatti, è arrivata la notizia tristissima della morte di un ex presidente della società nerazzurra, che contribuì allo scudetto dei record, rimasto negli annali del calcio come il campionato a 18 squadre e due punti per vittoria, dove la squadra vincitrice ottenne il maggior numero di punti di sempre.

logo dell'Inter e simbolo del lutto
Inter col lutto al braccio (Mediagold.it)

Si è spento infatti Ernesto Pellegrini, imprenditore milanese impegnato nel sociale, 17esimo presidente della storia dell’Inter, acquistata da Ivanoe Fraizzoli nel 1984 e poi ceduta a metà anni Novanta a Massimo Moratti, che contribuì poi a riportare la società nerazzurra ai fasti che furono di suo papà Angelo, con la conquista del Triplete nel 2010. Pellegrini è stato uno dei presidenti più amati della storia nerazzurra, nonostante la bacheca di trofei rimase scarna.

Chi è stato Ernesto Pellegrini per i tifosi dell’Inter

Nel corso degli undici anni di presidenza, infatti, Ernesto Pellegrini vinse solo lo scudetto del 1988-1989, lo scudetto dei record appunto, con 58 punti in 34 partite (in sostanza la squadra perse per strada complessivamente dieci punti), sotto la guida di Giovanni Trapattoni. Recentemente, in un’intervista, Pellegrini aveva paragonato l’Inter del Trap all’attuale formazione nerazzurra guidata da Simone Inzaghi.

Matthaus,Trapattoni e Brehme, simboli dell'inter di pellegrini
Chi è stato Ernesto Pellegrini per i tifosi dell’Inter (Mediagold.it)

In quei poco più di due lustri di presidenza, Pellegrini riuscì a portare, a stretto, giro, prima Karl-Heinz Rummenigge, acquistato dal Bayern Monaco e primo colpo della sua gestione nel 1984, quindi altri tre tedeschi, ovvero Andreas Brehme, il terzino prematuramente scomparso lo scorso anno ad appena 54 anni, Lothar Matthaus, che nel 1990 mentre vestiva la maglia nerazzurra vinse il mondiale da capitano della Germania Ovest e il Pallone d’Oro, e Jurgen Klinsmann, prolifico e amatissimo centravanti.

La gestione di Ernesto Pellegrini verrà ricordata dai tifosi nerazzurri anche per il primo trofeo europeo riconquistato dall’Inter, dopo un digiuno lungo 26 anni, ovvero la Coppa Uefa vinta nel 1991 nella doppia finale tutta italiana contro la Roma: 2-0 a San Siro per la squadra di casa, 1-0 nel ritorno all’Olimpico. L’Inter tornò a vincere la Coppa Uefa nel 1994, in una stagione assurda dove rischiò la retrocessione in Serie B, e sempre sotto la presidenza di Pellegrini vinse la Supercoppa Italiana nel 1989.

L’impegno nel sociale di Ernesto Pellegrini

Imprenditore nel campo della ristorazione, vogliamo ricordare un altro aspetto della vita di Ernesto Pellegrini, ovvero il suo impegno nel sociale: a dicembre 2013, ha infatti fondato una Onlus che porta il suo nome e che si rivolge ai nuovi poveri, ovvero a tutte quelle persone che – a causa del mutamento delle condizioni sociali – si trovano improvvisamente a fare i conti con delle condizioni di indigenza.

In questo contesto, nasce il ristorante Ruben, che prende il nome da un senzatetto morto in una baracca e che Ernesto Pellegrini aveva conosciuto molti anni prima. Si tratta di qualcosa di più di una mensa popolare, perché il luogo sempre ispirarsi direttamente ai principi del mutualismo dell’Ottocento e dà la possibilità di mangiare fino a 400 persone ogni sera, al costo simbolico di appena un euro, perché appunto le spese vengono coperte dalla fondazione Pellegrini.

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