Se vai in vacanza nel Salento devi per forza assaggiare questo piatto della tradizione, proprio come lo facevano le nonne. Vi sveliamo anche come si fa.
Il sud è terra di tradizioni e anche a tavola vuole ribadirlo in ogni occasione, qui il cibo viene considerato sacro e con questo si raccontano storie e se ne scrivono delle altre. C’è un piatto qui che amavano fare le nonne e che non potete perdere.

Il Salento è una terra straordinaria, fa parte della Puglia ed è di fatto costituito da quello che è il tacco dello stivale. All’interno dell’area troviamo l’intera provincia di Lecce, gran parte di Brindisi e la parte a est di Taranto.
Ovviamente la punta di diamante di questi posti è il mare cristallino, uno dei più belli del nostro paese proprio a sancire il confine tra lo Ionio e l’Adriatico. Un posto meraviglioso che è anche profondamente radicato nella storia tra monumenti e opere d’arte davvero imperdibili.
Noi oggi però vogliamo parlare di un’altra opera d’arte ma non su tela o attraverso gesso, quanto nel piatto. Ci troviamo di fronte alla cucina e a un piatto che è tra i più iconici in assoluto legato a questa regione e anche a tutto il paese.
Un piatto iconico, se vai in Salento devi provarlo
Il Salento evoca numerosi piatti e gusti che riescono a farci entrare direttamente nella tradizione di un paese, ma ce n’è uno che è il più importante e che ci lega direttamente alla cucina delle nonne.

Non possiamo non citare ciceri e tria un primo tipico a base di pasta di semola di grano duro e ceci. La particolarità è legata proprio alla pasta che in parte viene bollita e in parte fritta dando dunque anche una certa croccantezza complessiva al piatto.
Il termine “tria” deriva dall’arabo e significa proprio pasta secca e fritta, una cosa che dimostra la commistione di culture che lungo i secoli ha attraversato questa terra speciale.
Il condimento per la pasta si realizza molto semplicemente partendo dal fare un soffritto con olio extravergine e cipolla per poi aggiungere peperoncino, alloro, rosmarino e ceci cotti per 15 minuti. La pasta, come già detto, sarà metà bollita e metà fritta per un piatto davvero straordinario e in grado di arrivare.
Sicuramente chi ha vissuto il Salento anche da piccolo sentirà un piatto davvero straordinario e in grado di regalarci delle emozioni legate magari a un nonno che non c’è più.