Alberto Angela è pronto per il racconto speciale legato a Hiroshima e Nagasaki, si tornerà dunque indietro nella storia alla Seconda Guerra Mondiale.
Torna su Rai 1, lunedì 2 giugno dalle 21.30, il programma Ulisse con una puntata intitolata “Hiroshima e Nagasaki: i giorni che cambiarono il mondo”. Grande attesa per il pubblico italiano.

La puntata è stata studiata in occasione degli 80 anni dal lancio delle bombe atomiche sulle due città giapponesi che arrivò nell’agosto del 1945 alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Verranno ripercorse le tappe più importanti di una delle più grandi tragedie della storia dell’umanità, cosa che ancora oggi fa grande dolore a chiunque ci pensi.
La puntata della trasmissione della tv di Stato cercherà di capire come la bomba atomica venne realizzata in quel periodo storico e come si arrivò alla decisione poi di andare a sganciarla seminando morte e dolore. Si tornerà indietro al famoso “progetto Manhattan” con tanti nomi noti che verranno messi in campo da Enrico Fermi a quello di Oppenheimer, quest’ultimo tornato noto alle cronache a fronte di un bel film del grande regista americano Christopher Nolan. Andiamo a scoprire tutto più da vicino.
Hiroshima e Nagasaki, cosa è accaduto?
Alberto Angela andrà a raccontare uno dei momenti più drammatici della storia dell’umanità e cioè quello dell’esplosione della bomba atomica che rase al suo solo due città giapponesi come Hiroshima e Nagasaki.
La prima bomba, nota come Little Boy a base di uranio 235, fu sganciata da un caccia bombardiere alle 8.15 del mattino il 6 agosto del 1945 a 600 metri d’altezza su Hiroshima. Furono 80mila le persone morte sul colpo e si arrivo a 140mila poi considerando quelle decedute per ustioni, ferite e radiazioni. Il 70% degli edifici fu raso al suolo.

La seconda bomba, nota come Fat Man a base di plutonio 239, fu sganciata da un altro caccia bombardiere alle 11.02 di mattino il 9 agosto del 1945 su Nagasaki. Una bomba più potente della precedente ma che porto a un totale di 80mila morti. Fu meno colpita la città perché il suo terreno montuoso riuscì in minima parte ad attutirne il colpo.
Fu l’ultima grande strage della Seconda Guerra Mondiale che poi sarebbe terminata poco tempo dopo. Una storia che è stata raccontata in tantissimi film e che tornerà protagonista in un interessantissimo approfondimento che troverà il tatto e l’intelligenza da parte di Alberto Angela. Un prodotto che avrebbe reso fiero di lui il papà Piero scomparso ormai da un po’ di tempo.