Capita a tutti di avere un attacco di panico, ma come comportarsi in casi del genere? I consigli dell’esperta e cosa sapere su questo fenomeno psicologico.
Gli attacchi di panico capitano a tutti, e accadono all’improvviso, facendo trascorrere attimi di terrore. Sensazione di stordimento, battiti del cuore accelerati, fiato corto, dolore al petto, brividi o vampate di calore, mal di pancia, sensazione di soffocamento e vertigini. Sono questi i sintomi che si provano durante un attacco di panico, bruttissime sensazioni che non si riescono a gestire.

Quando accadono momenti del genere, si ha la sensazione che si stia per morire. Tutti queste sintomatologie, inoltre, avvengono nello stesso istante, aumentando la percezione che qualcosa di disastroso stia per accadere. Il nostro corpo, in sintesi, non funziona quasi più, non riescono a gestire emozionalmente e razionalmente queste emozioni e alcune funzioni fisiologiche. Il pensiero che si stia per morire è fisso. Ma cosa c’è da sapere? Risponde l’esperta.
Come comportarsi quando si è sotto scatto di un attacco di panico: che succede al corpo
L’attacco di panico avviene dapprima nel cervello, il quale sembra andare in tilt, provocando al corpo tutta la serie di sintomatologie che abbiamo elencato. Il cervello lancia un campanello di allarme, indica che è in atto un pericolo imminente, dunque il corpo si mette in guardia, guidato proprio dal cervello, il quale rilascia adrenalina, i polmoni si espandono, il respiro si fa profondo, il ritmo cardiaco accelera.
Il corpo si mette sulla difensiva, senza motivo, perché il pericolo non è esistente, se non nella mente del soggetto. Tuttavia, come evidenzia la psicologa, anche se si sta pensando di morire, in realtà è impossibile morire per un attacco di panico. Nonostante la sensazione molto sgradevole, tutto è destinato a terminare nel giro di pochi minuti.

La cosa che quasi tutti pensano, in momenti delicati del genere, è all’infarto. In realtà, l’infarto avviene quando il cuore smette di battere per mancanza di sangue o di ossigeno, dunque non accelera i suoi battiti. Inoltre, il corpo secerne adrenalina, la quale aumenta il ritmo cardiaco. Non a caso, quando avvengono gli attacchi di cuore, si inietta adrenalina direttamente nell’organo per farlo riattivare.
Gli effetti di un attacco di panico sul nostro corpo: cosa bisogna sapere
Così come l’infarto, anche un ictus è decisamente improbabile che avvenga durante un attacco di panico. L’ictus, infatti, si verifica quando una parte del tessuto cerebrale non riceve più sangue. Durante un attacco di panico, invece, non c’è il blocco del flusso sanguigno, anzi, il sangue circola più velocemente, causando vasodilatazione. E non si muore per soffocamento, anche se la sensazione è proprio la stessa.

Tuttavia, non c’è alcuno ostacolo alla respirazione, ma il cervello fa percepire questa sensazione di mancanza di ossigeno perché si prepara allo sforzo fisico, quindi attiva l’iperventilazione del corpo, facendo respirare più affannosamente.
Insomma, morire per un attacco di panico è impossibile, certo, si tratta di una sensazione bruttissima, momenti di puro terrore che avvengono in determinate condizioni, quando il nostro cervello percepisce una condizione di paura. Anche se immotivata, la paura si avverte, non si riescono più a gestire le funzioni del corpo, poiché il cervello fa “di testa propria”. Comunque sia, si tratta di una condizione del tutto comune, basta affrontarla con consapevolezza.