Giù la testa: Sergio Leone e il suo ultimo western, se non l’avete mai visto è il momento

Se non avete visto l’ultimo western di Sergio Leone, cioè Giù la testa, ora è arrivato davvero il momento. Vi raccontiamo un film mitico che ha segnato la storia del cinema internazionale.

Il maestro del cinema italiano ha raggiunto degli apici difficili da immaginare con un film davvero pieno di momenti che hanno cambiato radicalmente la storia della settima arte. Il regista è stato un vero e proprio innovatore.

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Giù la testa: Sergio Leone e il suo ultimo western, se non l’avete mai visto è il momento (Youtube) MediaGold.it

Giù la testa, come detto, è l’ultimo film western di Sergio Leone e il penultimo in toto dopo C’era una volta in America uscito 13 anni dopo e ultimo capolavoro del grande maestro. Questa straordinaria pellicola è uscita nel 1971 e dunque quest’anno ha compiuto ben 54 anni.

Sergio Leone aveva curato, oltre la regia, anche il soggetto con Sergio Donati e ai due si era aggiunto Luciano Vincenzoni nella stesura della sceneggiatura vera e propria. Come altri film del regista anche in questo ci sono le straordinarie musiche di un maestro altrettanto blasonato come Ennio Morricone.

Nel cast troviamo Rod Steiger, James Coburn, Romolo Valli, Maria Monti, Rik Battaglia e tanti altri attori molto conosciuti. Oggi vogliamo spiegarvi il motivo per cui questo film merita di essere visto anche tanti anni dopo la sua uscita al cinema.

Giù la testa, non perdete l’ultimo western di Sergio Leone

Giù la testa di Sergio Leone è un film summa, uno di quelli che riesce a stravolgere un genere ulteriormente come il maestro aveva già fatto in precedenza con altri lavori che avevano avuto un grande impatto sul mondo della settima arte.

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Giù la testa, non perdete l’ultimo western di Sergio Leone (Youtube) MediaGold.it

Protagonista del film è Miranda, un bandito messicano che si mette d’accordo con Sean Mallory per andare a svaligiare una banca. Si troverà coinvolto all’interno di una rivoluzione con la famiglia che ne esce massacrata. Si troveranno in un viaggio davvero molto particolare da gestire.

Inizialmente il film doveva essere diretto da un altro maestro del western come Sam Peckinpah, il regista italiano aveva volontà di andare subito sul progetto C’era una volta in America. I due protagonisti, Coburn e Steiger, però rifiutarono il regista e chiesero una riduzione del cachet pur di avere in regia proprio Sergio Leone. Alla fine, dopo il rifiuto di Peter Bogdanovich, fu proprio l’italiano a dirigere la pellicola e ci viene da dire per fortuna nonostante gli altri due fossero dei maestri.

Per l’opera Leone vinse anche il David di Donatello come miglior regista oltre che l’acclamazione da parte del pubblico oltre che ovviamente della critica. Il film rimane uno dei più sottovalutati dell’artista forse proprio a causa del suo percorso molto particolare e complesso o forse semplicemente perché sono talmente tanti i capolavori del regista che è difficile non dimenticare qualcosa.

Se non avete guardato il film fatelo subito, merita.

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