Garlasco, l’ultimo colpo di scena di una vicenda che non sembra avere fine: riesumata la salma di Michele Bertani, il ragazzo suicida.
La foschia che avvolge il delitto di Garlasco non accenna a diradarsi. Dopo le numerose novità, come il ritrovamento del martello nel canale di Tromello, accanto all’abitazione della nonna delle gemelle Stefania e Paola Cappa, la ricostruzione del DNA di tutti i frequentatori di casa Poggi e i presunti abusi da parte dei religiosi al Santuario della Bozzola, ecco l’ultimo colpo di scena.

Tra le novità più eclatanti le accuse, rivolte a Chiara Poggi, di frequentare un altro uomo oltre ad Alberto Stasi, un uomo più grande, e che avrebbe costretto gli investigatori a seguire una nuova pista, quella della gelosia. Su questa vicenda, però, la famiglia Poggi smentisce tutto, puntando il dito contro chi ha messo in giro certe voci. Ma nella vicenda, proprio per ricostruire il DNA degli amici di Andrea Sempio, principale indagato, ecco che si è deciso di riesumare la salma di Michele Bertani.
Sarà riesumata la salma di Michele Bertani, amico di Andrea Sempio e morto suicida nel 2016?
Si è parlato della scia di sangue collegata al delitto di Chiara Poggi. Nel corso degli anni, infatti, sono tre le persone morte suicide e collegate alla ragazza massacrata a colpi di martello. Una di queste persone è Michele Bertani, uno degli amici d’infanzia di Andrea Sempio e che frequentava la sua comitiva. Bertani si è impiccato nel marzo del 2016, lasciando come ultimo post su Facebook una frase enigmatica.
Nel suo ultimo posto sui social, Michele ha citato la frase di una canzone dei Club Dogo, uno dei suoi gruppi preferiti: “La verità sta nelle cose che nessuno sa, la verità mai nessuno te la racconterà”. A rendere il tutto ancora più inquietante è una foto del ragazzo all’interno del Santuario della Bozzola, oggi luogo sotto i riflettori degli inquirenti per i presunti abusi dei quali forse la Poggi era a conoscenza.

Insomma, la vicenda si fa sempre più intricata, e ora a entrare in scena c’è anche un morto. In queste ore si sta prendendo in considerazione di riesumare la salma del ragazzo suicida. Una delle ipotesi degli investigatori è quella secondo cui l’assassino potrebbe aver agito insieme a un’altra persona. Si cerca la seconda persona tramite il rilevamento di DNA dei ragazzi appartenenti alla comitiva di Marco Poggi, fratello minore di Chiara.
Test del DNA per tutti gli appartenenti alla comitiva di Marco Poggi e Andrea Sempio
Gli inquirenti di Pavia non tralasciano alcun particolare, almeno non questa volta, dopo aver lavorato con superficialità per 18 anni. Ora si lavora su nuove testimonianze e su nuovi elementi. Se Andrea Sempio è sospettato ormai da anni, dal 2017, da quando sono riprese le indagini, oggi la cerchia dei sospettati si amplia. In un’intercettazione del 2017 all’interno dell’auto di Sempio, si sente lo stesso parlare della morte dell’amico.

“Perché sei morto? Perché ti sei impiccato? Che cosa hai ottenuto? Tutte le cavolate che abbiamo fatto fino ai 18 anni”. A sollevare grande curiosità c’è la frequentazione di Bertani al Santuario della Bozzola, dove avvenivano incontri sessuali che coinvolgevano anche il rettore Don Gregorio Vitali. Secondo i legali di Sempio, Chiara Poggi forse ne era a conoscenza e potrebbe essere stata uccisa per non parlare. Per la criminologa Roberta Bruzzone, però, il killer resta uno soltanto.