Disidratazione: quali sono i campanelli d’allarme

L’ondata di caldo non accenna a fermarsi e in questo periodo i colpi di calore e la disidratazione possono essere un pericolo, per questo è importante riconoscerne i segnali di arrivo.

Di caldo si muore, letteralmente. Se fino a un decennio fa era solo una frase fatta per descrivere le giornate di caldo torrido, il cambiamento climatico ha cambiato radicalmente le estati italiani con temperature tropicali che si sviluppano per periodi sempre più lunghi. La cronaca estiva è ormai fatta anche di vittime causate da colpi di calore e disidratazione. Per questo è fondamentale riconoscerne i sintomi e porre rimedio prima di stare davvero male.

segnali di disidratazione
Disidratazione: quali sono i campanelli d’allarme- mediagold.it

La disidratazione è una condizione che si manifesta con l’eccessiva perdita di liquidi con conseguente alterazione degli elettroliti come sodio, potassio e cloro. Essendo il nostro corpo composto in maggioranza di acqua, la perdita di liquidi può rappresentare anche un grave problema per la nostra salute; il nostro corpo perde naturalmente liquidi e rientra in quella naturale funzione fisiologica che permette poi alla pelle di mantenersi elastica, facilitare la respirazione e così via.

È l’eccesso che fa male, quando si entra in uno stato di disidratazione -che può essere causato dal caldo e la sudorazione così come dagli stati febbrili o dall’assunzione di diuretici- il nostro organismo entra in uno stato di difficoltà. Se la perdita di liquidi, circa 500 ml al giorno, è normale vanno evitati assolutamente gli eccessi perché si rischiano problemi di salute ben più gravi.

Lo stato di disidratazione è ormai sempre più comune in estate quando le alte temperature, ormai costanti tutta la giornata, impongono al nostro corpo uno sforzo maggiore. Conoscere i sintomi della disidratazione permette di prevenirla e di evitare conseguenze peggiori.

Come si riconosce la disidratazione, i 7 sintomi da sapere

Le conseguenze della disidratazione possono determinare perdita di coscienza, aumento di azotemia nel sangue perché il rene è in affaticamento a causa della mancanza di acqua il che in stati prolungati di disidratazione può portare a insufficienza renale con tutte le altre conseguenze che questo può avere.

bere acqua
Come si riconosce la disidratazione, i 7 sintomi da sapere -mediagold.it

Ma quindi come si riconosce la disidratazione? Sono almeno 7 i sintomi da tenere sott’occhio. In questo stato sicuramente aumenta il senso si sete, ma cambiano anche le urine che si fanno di un colore più intenso e di un odore più sgradevole. Oltre a fatto che la minzione si riduce, arrivando anche a meno 4 volte al giorno.

Spesso si hanno vertigini e si percepisce uno stato confusionale. Si ha un maggiore senso di stanchezza, mentre labbra e occhi si fanno secchi. Infine, si hanno episodi di ipotensione cioè abbassamenti repentini della pressione, quando si passa dalla posizione supina o seduta a quella eretta.

Se si riscontrano uno più di questi sintomi che fare? Sicuramente bere di più aiuta, ma attenzione anche all’alimentazione. Assumere liquidi non vuol dire solo bere più acqua, possono aiutare anche le altre bevande come latte, thè freddi e in generale bibite non dolci. Ma un aiuto importante viene anche dagli alimenti, l’integrazione di frutta e verdura, per natura ricca di acqua, in queste occasioni è fondamentale.

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