Delitto di Garlasco: se Stasi è innocente, risarcimento danni da record

Proseguono le indagini sull’omicidio di Chiara Poggi e si fa sempre più concreta l’ipotesi che Stasi possa essere innocente.

Proseguono le indagini sul delitto di Chiara Poggi. Nonostante siano trascorsi 18 anni dalla tragica mattina del 13 agosto 2007, ancora non si è riusciti a fare luce sul tremendo omicidio che ha insanguinato Garlasco, cittadina alle porte di Pavia. Testimonianze inedite, nuove prove, test genetici e nuovi sospetti, negli ultimi mesi hanno aperto nuovi scenari. Nel frattempo, a pagare è soltanto una persona, Albero Stasi.

Alberto Stasi omicidio di Chiara Poggi
Alberto Stasi omicidio di Chiara Poggi (Mediagold.it)

Se secondo la criminologa Roberta Bruzzone, tra le prime all’epoca a esaminare tutte le prove rinvenute sulla scena del crimine, non può esserci che un solo colpevole, ed è colui che sta scontando la pena, non tutti sono della stessa idea. Attualmente, il sospettato numero uno è Andrea Sempio, amico di Marco Poggi, fratello di Chiara, e che frequentava assiduamente la villetta dei Poggi, dove si è consumato il delitto.

Se Alberto Stasi fosse innocente: l’ipotesi di alcuni inquirenti e il risarcimento che gli spetterebbe

Un mistero fitto avvolte l’uccisione della povera Chiara, all’epoca 26enne, intanto Alberto Stasi sta scontando 16 anni di carcere e dallo scorso aprile è in regime di semilibertà, potendo uscire per recarsi al lavoro, per poi rientrare in carcere per dormire. La Procura di Pavia continua a indagare, nonostante il colpevole sia già stato condannato. Eppure, in molti pensano che Stasi sia innocente.

Le indagini, non a caso, proseguono imperterrite per risalire alla verità. Stasi assiste alle indagini, sperando in un colpo di scena clamoroso e alla sua liberazione. Con lui, l’avvocato Antonio De Rensis, il quale non si è mai sbilanciato. Difende Stasi e in diverse occasioni ha ammesso che ci sono ancora tantissimi elementi da valutare. Ma per quanto riguarda il suo assistito, in caso di innocenza, quale risarcimento gli spetterebbe?

Il condannato Alberto Stasi e il sospettato Andrea Sempio
Il condannato Alberto Stasi e il sospettato Andrea Sempio (Mediagold.it)

Alberto Stasi oggi a 41 anni, è ancora un giovane uomo, ma da quando era ragazzo è alle prese con la legge e la sua giovinezza è stata distrutta. Da 18 anni non vive, sopravvive, il suo nome è stato macchiato dalla vicenda. Laureato col massimo dei voti alla Bocconi, avrebbe avuto enormi possibilità lavorative, magari oggi potrebbe essere amministratore di azienda, nel pieno degli anni e della carriera, come sottolineato dal suo avvocato.

Quanto percepirebbe Stasi se fosse innocente, l’avvocato De Rensis svela la cifra

Non solo in ambito lavorativo, Alberto Stasi è stato sfavorito, ma anche in ambito affettivo. Nel corso degli anni, suo padre è morto di dolore, non ha trovato una compagna e una moglie, senza contare l’esborso economico, visto che Stasi sta versando ai Poggi due quinti del suo stipendio. In questi anni avrebbe già versato circa 850 mila euro, secondo alcune voci. A questo denaro si aggiungono anche le spese legali.

Andrea Stasi e il suo avvocato Angela Taccia
Andrea Stasi e il suo avvocato Angela Taccia (Mediagold.it)

Assolto in primo grado, assolto in secondo grado, assoluzione annullata dalla Corte di Cassazione, con processo di appello avvenuto nel dicembre 2014, durante il quale Stasi è stato condannato a 24 anni carcere, poi ridotti a 16 grazie al rito abbreviato. Dopo due sentenze di assoluzione, la cosa incredibile è stata la condanna, senza rifare l’intero processo.

Dunque, in caso di liberazione, quanto spetterebbe a Stasi di indennizzo? Per errore giudiziario, il risarcimento sarebbe molto elevato: De Rensis dichiara che si possono raggiungere anche i 10 milioni di euro, per risarcire anni di vita perduti. Delitto di Garlasco: due vasetti di yogurt e una buccia di banana nel mirino degli inquirenti.

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