Ancora una volta si parla del delitto di Garlasco e lo fa la trasmissione Quarto Grado: quali sono le novità su cui verte l’attuale inchiesta.
Il delitto di Garlasco, a quasi 18 anni dalla morte di Chiara Poggi, è di nuovo sotto i riflettori: nei giorni scorsi, è iniziato a Milano un maxi incidente probatorio per analizzare reperti mai esaminati o analizzati con esiti dubbi. Sebbene Alberto Stasi, fidanzato della vittima all’epoca, sia stato condannato in via definitiva e stia per finire di scontare la pena, la riapertura del caso ha portato sotto indagine Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara.

Si parla già all’inizio di questo maxi incidente probatorio, che dovrebbe concludersi entro 90 giorni, di alcune tracce non riconducibili agli indagati, prove chiave che sarebbero mancanti e dell’intenzione di estendere le analisi a tutte le persone potenzialmente coinvolte. A discapito in particolare della famiglia Poggi, i riflettori sono tornati su Garlasco: su quanto sta accadendo in queste settimane, è condivisibile il duro giudizio dello scrittore Mauro Corona.
Che cosa è stato analizzato nella prima giornata dell’incidente probatorio
Sappiamo finora che sono stati aperti due scatoloni di reperti – provenienti da Università di Pavia e Carabinieri di Milano – ed esaminati da 11 esperti, tra cui genetisti e dattiloscopisti di fama nazionale. Un tentativo di fare piena luce e togliere definitivamente ogni ombra di dubbio su cosa sia successo nella villetta in cui Chiara Poggi viveva con la sua famiglia, ormai 18 anni fa, ma al contempo un’indagine che potrebbe rivelarsi un buco nell’acqua.

Finora sono state analizzate 18 delle 30 impronte digitali, inclusa la numero 10, considerata significativa. Quest’ultima però non appartiene né a Stasi né a Sempio. Va tenuto conto che nessuno dei reperti analizzati finora contiene tracce di sangue, mentre una delle prove chiave, l’impronta numero 33 attribuita a Sempio, non è più disponibile: per i colpevolisti, sarebbe la mancanza della prova regina, ma non tutti condividono questa presa di posizione così netta.
La spazzatura di casa Poggi analizzata per “stanare” il presunto assassino
Nella puntata del 20 giugno di Quarto Grado si torna intanto a parlare proprio del giallo di Garlasco e dell’incidente probatorio appena avviato: verrà data parola a molti ospiti ed esperti, ma soprattutto si parlerà di quelli che sono gli oggetti che vengono analizzati in queste settimane. Anche la tipologia degli oggetti analizzati, infatti, sta facendo non poco discutere e rispetto a questo anche Massimo Lovati, l’avvocato di Andrea Sempio, ha preso una dura posizione.

Tra gli oggetti analizzati, infatti, ci sarebbe spazzatura e Lovati a Pomeriggio 5 ha sbottato: “Io alla spazzatura non ci credo. Non mi spiego perché dal 2008 al 2025 sia stata tenuta questa spazzatura”. In pratica, tra gli oggetti finora mai analizzati, c’è sì un frammento del tappetino da bagno macchiato di sangue, ma ci sono anche due barattoli di un noto marchio di yogurt, un brick di te freddo con relativa cannuccia e una buccia di banana.