Davide Lacerenza punta a cambiare vita: dopo lo sballo e gli arresti domiciliari ora vuole disintossicarsi e sta scrivendo un libro
In molti lo conoscevano tramite i social, altri per la sua fama nella Milano di notte, molti altri non avevano mai sentito nominarlo prima. Parliamo di Davide Lacerenza che nelle scorse settimane è salito agli onori della cronaca per il suo arresto dopo che le indagini della Guardia di Finanza hanno scoperchiato cosa si nascondeva dietro i suoi due locali milanesi.
La Gintoneria e la Malmaison, ero questi i frequentatissimi locali della movida milanese notturna ideali per chi volesse non solo bere bottiglie costose ma avere un pacchetto che comprendesse anche escort e cocaina, anche recapitati a domicilio. Questa l’accusa nei confronti di Lacerenza nelle indagini che vedono indagati e per questo ora agli arresti domiciliari come lui, anche l’ex compagna Stefania Nobile, considerata la “socia occulta” e Davide Ariganello, braccio destro di Lacerenza.
Davide Lacerenza vuole cambiare vita, o almeno è quello che lui ha fatto sapere tramite la voce della sua fidanzata, Clotilde Conca Bonizzoni. Avrebbe deciso di intraprendere un percorso di recupero dalla dipendenza.
Dovrebbe entrare al Sert il prossimo 27 maggio. Questo quello che ha raccontato la donna a Iceberg a Telelombardia, “Speriamo che vada tutto bene, che vada tutto per il meglio” ha specificato.
La fidanzata di Lacerenza ha parlato anche dell’ultimo progetto di Lacerenza: sta scrivendo un libro e sarebbe già a buon punto. “Sono andata a fare gli scan delle pagine del libro di Davide – ha raccontato Clotilde -. Diciamo che è arrivato a pagina 100″.
Un libro nel quale Davide Lacerenza racconta la sua vita ed in particolare il suo rapporto con la droga. Come ne è uscito molti anni fa e, a suo dire, anche oggi. Ma questo non è tutto.
Ad anticipare il tema è proprio Clotilde che spiega che il suo compagno, oltre a parlare di come ha sconfitto la droga dà “consigli ai ragazzi che vengono bullizzati, parlando della sua esperienza con gli haters”.
Uno scritto, dunque, che punta a due temi molto attuali e importanti sui quali il gestore della Gintoneria dispensa consigli. Telelombardia ne ha diffuso uno stralcio inedito che consente di farsi una prima idea di cosa sarà questo progetto.
“Che ci crediate o no mai provato niente altro, mai una pasticca – si legge nello stralcio del libro di Davide Lacerenza diffuso da Telelombardi -. Mai una tussi, mai md, ketami ecc…provato qualche tipo di canna, ma tossivo di brutto perché non sopporto il fumo”.
Mette subito i puntini sulle i Lacerenza specificando di aver “vissuto” solo di cocaina che poco più avanti definisce “schifezza” che “basta a rovinarti la vita”. Ilo motivo? Diventa più forte del carattere e dell’intelligenza precisa.
E per chi vive con genitori, mogli o fidanzate? Il problema diventa ancora più grande perché “il fatto di tornare a casa tutti fatti e cercare di non farsi accorgere è ancora peggio – precisa – Lì l’ansia e le palpitazioni salgono a mille”.
Davide Lacerenza passa poi ad anticipare come ha fatto a disintossicarsi dalla cocaina 35 anni fa. Racconta della sue “serate pesanti” con il cugino insieme al quale si recava con la macchina davanti al pronto soccorso. “Stavamo lì in macchina dicendo se stiamo male siamo qui e ci soccorrono subito” ha svelato.
Questo fino alla sera in cui è stato davvero male: quella che lui definisce “volta fatale”. Era andato in overdose e per questo è stato portato all’ospedale San Carlo di Milano in codice rosso. “Ricordo solo voci confuse e ronzio alle orecchie” dice. Tutto il resto è da scoprire appena il libro sarà pubblicato.
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