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In questo momento sicuramente difficile, anche per il mondo sportivo, sta per essere messo in circolazione un libro interessante che ricorda come la pallacanestro sia stata probabilmente, per un certo periodo di tempo, lo “sport cittadino” di Loano per eccellenza e, da loanesi ed appassionati di basket non si può nascondere che sfogliare questo libro, ricordare certi eventi e rivedere alcuni visi, farà sicuramente emozionare. Proprio la storia della pallacanestro locale, delle sue origini agli scudetti tricolori dei campionati master degli ultimi tempi, dei suoi successi, è al centro del bel libro di Salvatore Cavaliere, “La grande storia del Basket Loanese”.

Un passato da direttore sportivo del Savona Calcio fino all’entourage delle nazionali giovanili ma loanese di nascita ed amico e coetaneo dei protagonisti della storia in narrazione nonché appassionato di pallacanestro, l’autore si divertito, nel tempo, a raccogliere articoli e fotografie del vecchio e glorioso Basket Club Loano e, grazie all’amicizia sorta nel “campetto”, così come veniva chiamato il campo di via Matteotti, con molti dei protagonisti del libro, è riuscito a mettere insieme con loro una narrazione sulla storia della società illustrandone le radici ed il loro sviluppo temporale sino ai giorni nostri.

È sicuramente un tuffo nei ricordi, ma anche un modo per rinfocolare un amore mai finito, perché il basket faceva parte davvero della “genetica” della nostra città e, scorrendone le pagine, i tifosi di tutte le età potranno ripercorrere alcune tappe fondamentali e magari non troppo note; per citarne giusto un paio: la splendida avventura del basket femminile in Serie B; i trionfi delle squadre giovanili degli anni ’60 del secolo scorso, approdate (tra le altre) alle finali nazionali della categoria Juniores, senza dimenticare appuntamenti entrati nella leggenda di questo sport, non soltanto a livello locale: pensiamo al Trofeo delle Palme, vero e proprio “evento” internazionale per ben due decenni.

Ci sono poi i grandi protagonisti, cioè quei loanesi che hanno contribuito in maniera fondamentale alla nascita e allo sviluppo della disciplina tra i giovani (e non solo) della città: figure ormai “mitiche” quali il maestro Elio Garassini, grande insegnante ed educatore dentro e fuori il parquet; o Gennaro Mazzitelli, vero e proprio factotum del Basket Loano, o ancora Lino Lardo, prima ottimo giocatore e poi grande allenatore approdato ai massimi livelli della Serie A oggi allenatore della Nazionale Femminile che ha appena raggiunto il prestigioso traguardo della qualificazione ai prossimi Campionati Europei.

Saranno sicuramente numerosi i Loanesi che ricorderanno come il “campetto” di via Matteotti, diventato il centro di aggregazione dei tanti ragazzi che successivamente si sono avvicinati a questa disciplina, diventò luogo di ritrovo giornaliero per sfide interminabili di calcetto, che al tempo, utilizzando i basamenti dei canestri come porte, anticipavano quello che oggi è diventato un hobby per tanti ed uno sport a livello Nazionale per calciatori indoor.

La narrazione è dedicata ai giovani ed ai giovanissimi di ieri, di oggi e di domani che hanno passato buona parte della loro vita sui campetti del porto, di via Matteotti, per finire al palazzetto “Garassini” in questi sessant’anni di storia della pallacanestro loanese ed unisce episodi storici che accompagnano sempre le gesta di una squadra che ad un certo punto è stata tutt’uno con la città, raccontando le emozioni dei protagonisti di quei momenti.

Il testo si presenta come narrazione non frammentata da interviste o discorsi diretti, fatta eccezione per gli articoli di giornale riportati così come sono stati pubblicati dalla stampa locale e nazionale.

Nella prefazione al volume, il sindaco Luigi Pignocca e l’assessore allo sport Remo Zaccaria ricordano: «Il basket è probabilmente lo ‘sport cittadino’ di Loano. La passione con cui tante generazioni di loanesi l’hanno praticato e gli straordinari risultati ottenuti negli anni dalle nostre squadre a tutti i livelli rendono la pallacanestro la disciplina sportiva principe della Città dei Doria. E proprio la storia del basket loanese, delle sue origini, dei suoi successi, è al centro del bel libro di Salvatore Cavaliere».

«Scorrendone le pagine, i tifosi di tutte le età potranno ripercorrere alcune tappe fondamentali e magari non troppo note. Per citarne giusto un paio: la splendida avventura del basket femminile in Serie B; i trionfi delle squadre giovanili degli ani ’60 del secolo scorso, approdate (tra le altre) alle finali nazionali dei Giochi della Gioventù. Senza dimenticare appuntamenti entrati nella leggenda di questo sport, non soltanto a livello locale: pensiamo al Trofeo delle Palme, vero e proprio ‘evento’ internazionale per ben due decenni. Ci sono poi i grandi protagonisti, cioè quei loanesi che hanno contribuito in maniera fondamentale alla nascita e allo sviluppo della disciplina tra i giovani (e non solo) della città: figure ormai ‘mitiche’ quali il maestro Elio Garassini, grande insegnante ed educatore dentro e fuori il parquet; o Gennaro Mazzitelli, storico primo presidente del Basket Loano; o ancora Lino Lardo, prima ottimo giocatore e poi grande allenatore approdato ai massimi livelli della Serie A».

«Da loanesi ed appassionati di basket a nostra volta, non possiamo nascondere che sfogliare questo libro, ricordare certi eventi e rivedere alcuni visi ci ha fatto emozionare. È stato un tuffo nel passato, ma anche un modo per rinfocolare un amore mai finito. Perché il basket fa parte davvero della ‘genetica’ della nostra città. Gli appassionati di basket, dunque, non potranno che apprezzare il grande lavoro di cronista sportivo/storico fatto da Salvatore Cavaliere e commuoversi di conseguenza. Chi invece conosce ma ancora non ama ancora questa disciplina, dopo aver letto questo libro non potrà che entrare a far parte di questa grande famiglia», concludono Pignocca e Zaccaria.

Il libro, a tiratura limitata, può essere richiesto con prenotazione via Telegram o WhatsApp al numero 371 3078194 o contattando Salvatore Cavaliere o Carlo Mongiardini via Facebook.

c.s.

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