A Loano, prende il via giovedì 28 luglio la diciottesima edizione del Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana, quest’anno dedicata ad immaginare il futuro: da qui il titolo “Ritorno al futuro”.
Il Premio Loano 2022, al compimento della maggiore età, celebra il futuro con il programma più giovane e “futuristico” della sua storia, dando spazio a una nuova generazione di musicisti tra i venti e i quarant’anni che nell’Italia di oggi sta prendendo la “tradizione” e la sta portando in nuove direzioni, progettando la tradizione di domani.
A inaugurare il festival, alle ore 18.00 nel ridotto del Giardino del Principe, sarà l’incontro dal titolo “Come parlare genovese in giro per i sette mari”. Protagonisti dell’incontro saranno Matteo Leone, il giornalista Guido Festinese e il chitarrista e autore Beppe Gambetta. Beppe Gambetta, da tempo di base negli USA, è un maestro della chitarra acustica e autore di canzoni in genovese. Matteo Leone è un giovane autore e chitarrista che scrive in dialetto tabarchino. Insieme ripercorreranno – strumenti alla mano – le molte strade del dialetto genovese nel mondo, dalla Liguria fino all’Africa e al Nuovo Mondo.
Alle 21.30 in Piazza Italia, il palco ospiterà due concerti. Ad aprire la serata sarà Davide Ambrogio, vecchia conoscenza del Premio Loano. Davide Ambrogio, dalla Calabria, lavora sui suoni e sui ritmi dell’Italia meridionale tra chitarra, lira calabrese, tamburi, elettronica e voce. Il suo primo album Evocazioni e invocazioni ha attirato l’attenzione degli addetti ai lavori, rivelando un talento genuino e autentico.
Il lavoro sulla lingua materna accomuna anche la musica di Matteo Leone. Proveniente da Calasetta, sull’isola di Sant’Antioco in Sardegna, Leone ha deciso di applicare il suo dialetto, il tabarchino – parente strettissimo del genovese, “importato” dai pescatori liguri in terra sarda nel Settecento e rimasto quasi invariato – alla musica che sente più sua, il blues-rock. Il risultato è una musica senza confini e senza tempo, che per la prima volta ritorna nella stessa Liguria da cui era partita, tre secoli fa.
Dopo i concerti, a partire dalle 23.30, spazio alla prima edizione del Dopofestival, organizzato in collaborazione con l’Associazione Melisma APS. Nel dehordelBar Quattro Cocktails & Wine sarà protagonista il collettivo musicale torinese In.Con.Tra.Da. (In-Contri, Con-taminazioni, Tra-dizioni, Da Sud a Nord) che riunisce musicisti, danzatori e artisti con l’obiettivo di promuovere il tradizionale come elemento di aggregazione.
Il Premio Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana ènato diciotto anni fa come laboratorio permanente sulla musica folk, e promuove e valorizza laproduzione contemporanea di musica tradizionale di radice italiana attraverso il coinvolgimento di artisti, etichette discografiche, giornalisti e operatori culturali. È organizzato dall’Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con l’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano, e con il contributo della Fondazione A. De Mari e della Marina di Loano. La direzione artistica è a cura di Jacopo Tomatis, con la collaborazione di Ciro De Rosa, Enrico de Angelis e Annalisa Scarsellini. Partner del Premio Loano sono il Premio Andrea Parodi e Folkest.
L’ingresso è gratuito.
c.s.
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