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Loano. Torna anche in versione estiva “Allaccia il casco e accendi il cervello”, il progetto di tutela e promozione della salute rivolto ai ragazzi di età adolescenziale elaborato dal Motoclub Domina con il patrocinio del Comune di Loano, di Marina di Loano, dell’Asl2 Savonese e della Federazione Motociclistica Italiana (Fmi). La presentazione del progetto è avvenuta questa mattina, nella sala consiliare di Palazzo Doria, alla presenza dell’assessore allo sport Enrica Rocca, del comandante della polizia locale Gianluigi Soro, del direttore della struttura complessa di Psichiatria Ponente CDA-SPCR afferente al Dipartimento Salute Mentale Dipendenze (DSMD) Pier Fabrizio Cerro, del presidente del Motoclub Domina Paolo Raimondi e del segretario Davide Carosa.

Attraverso l’acquisizione delle norme basilari per una guida sicura e consapevole quando si è in sella a ciclomotori o motoveicoli, il progetto “Allaccia il casco e accendi il cervello” mira a sottolineare anche l’importanza di adottare comportamenti atti a garantire la sicurezza propria e degli altri utenti della strada.

Nei giorni 8 e 23 luglio e 6 e 26 agosto dalle 21 alla mezzanotte sul molo Francheville verrà allestito un gazebo informativo presso il quale i ragazzi potranno “cimentarsi” in un percorso che simula la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti grazie all’utilizzo di occhiali etilometrici certificati (Alcovista) che simulano le conseguenze dell’uso di alcool o di sostanze psicotrope. Inoltre personale sanitario, agenti della polizia locale di Loano ed i soci del Motoclub Domina saranno a disposizione per fornire informazioni e consigli.

«Come Motoclub – ha spiegato Raimondi desideriamo ringraziare l’amministrazione comunale, il comando di polizia locale e tutte le istituzioni, in primis l’Asl2 Savonese, per il supporto ed il sostegno. Siamo molto orgogliosi di questo progetto, che inizialmente era nato come un’iniziativa ‘a spot’ ed è diventato invece qualcosa di molto più importante e continuativo grazie all’appoggio che ci è giunto da diversi soggetti. Il primo evento che abbiamo organizzato presso l’istituto Falcone lo scorso maggio era per noi una grossa incognita, in quanto non eravamo certi di aver predisposto un’organizzazione sufficiente e adeguata rispetto all’obiettivo. I risultati, invece, sono stati molto positivi e ci hanno fatto capire di aver lavorato nella giusta direzione. Per questo motivo abbiamo deciso di replicare l’evento anche in versione estiva, grazie alla collaborazione della polizia locale di Loano e dell’Asl2 Savonese. Speriamo di coinvolgere quanti più ragazzi possibile».

Il dottor Cerro ha sottolineato gli obiettivi che si pone l’Asl2 Savonese con l’adesione a questo progetto: «Quando si parla di disagio giovanile – ha spiegato – l’aspetto più importante è costituito dalla possibilità di intercettare i disturbi psicologici prima ancora che questi emergano in maniera chiara. I disturbi alimentari di cui soffrono tanti ragazzi, ad esempio, sono una chiara e lampante manifestazione di disagio. L’Azienda dispone di strutture intermedie e di un centro di salute mentale, che ospitano ed offrono sostegno a soggetti con disturbi psichici già conclamati. Con questa iniziativa e con gli incontri sul territorio che essa prevede, ci proponiamo invece di individuare il disturbo prima ancora che si manifesti. Ciò ci permetterà di mettere in atto quelle terapie di prevenzione volte proprio a contrastare l’emergere del disturbo. È importante, quindi, individuare i cosiddetti “fattori protettivi”, cioè quell’insieme di azioni che consentono di contrastare o ridurre i fattori di rischio. Questi ultimi sono già noti e sono già oggetto di interventi terapeutici. Ora è necessario agire su quelli “di prevenzione”. Ciò può avvenire ad esempio aumentando la comunicazione con i ragazzi, che devono essere invogliati e agevolati a parlare di ciò che sentono e percepiscono. Per poterlo fare con efficacia, occorre fiducia e sincerità da entrambe le parti. Come Asl, dunque, partecipiamo volenti a questo progetto e a tutti gli altri incontri che si terranno nelle scuole. Unire le forze è fondamentale, specie quando si tratta di garantire la sicurezza psicologica dei più giovani».

Il comandante Soro ha ribadito la necessità di lavorare in sinergia: «È dal 2007/2008 che l’amministrazione comunale ed il comando di polizia locale lavorano alla costituzione di una rete che coinvolta quanti più attori possibili – ha spiegato – Col tempo, il risultato è stato raggiunto e questa rete è ora realtà. Grazie alla collaborazione con le istituzioni scolastiche, con l’Asl2 e con le associazioni del territorio, questi sono gli ‘anni della maturità’. Lo scorso anno abbiamo avviato un’iniziativa simile che prevedeva la predisposizione di gazebo presso i quali i ragazzi potevano compilare questionari riguardanti il disagio giovanile. Grazie alla collaborazione con l’Asd Krav Maga Parabellum, il progetto ha avuto un notevole successo e ha visto la partecipazione di un migliaio di ragazzi, che hanno compilato circa 500 questionari. Non ci aspettavamo una risposta così importante».

«Questo territorio – ha aggiunto Soro offre servizi di buona qualità, specie se comparati con altre zone della Liguria o del Paese. Offrire questi servizi in luoghi diversi da quelli canonici, fuori dagli uffici, permette di avere una risposta diversa da parte degli utenti a cui questi servizi sono rivolti. Da qui la necessità di essere presenti anche quest’estate sul Molo Francheville, una zona in cui la presenza di un presidio ricorrente è quanto mai rilevante. Fare presenza e moderare certi comportamenti in estate e immaginare percorsi di gestione delle situazioni più critiche in inverno è la strategia giusta per creare una continuità utile a dare maggiore concretezza a questo genere di attività. Ed altrettanto importante, per dare le giuste risposte alle necessità altrui, è ricorrere a competenze diverse: se ad entrare nelle scuole sono alcune istituzioni, la risposta sarà di un certo tipo; ma se ad entrare nelle scuole sono più istituzioni ed ognuna porta una competenza differente, l’impatto sarà molto diverso. Da qui la necessità concreta di fare rete».

L’assessore Rocca, nel ringraziare il Motoclub, l’Asl2 e la polizia locale per il supporto, ha aggiunto: «Le porte del Comune saranno sempre aperte per chiunque ci proporrà progetti come questo, che mira ad aiutare i ragazzi che vivono situazioni di disagio. Se riusciremo ad aiutarne anche solo uno, il risultato sarà raggiunto».

L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Estate Sicura 2022” promosso dall’assessorato e dal comando della polizia locale di Loano. Lo scorso maggio circa 200 studenti del terzo anno dell’istituto Falcone di Loano avevano partecipato alla primissima edizione del progetto.

c.s.

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