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Il progetto “Parco Agrisolare” del Ministero
per la riqualificazione energetica degli edifici agricoli

Ridurre l’impatto ambientale della filiera agroalimentare, con l’installazione di pannelli fotovoltaici su tetti di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale, è uno degli obiettivi del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Mipaaf) grazie alle risorse del Pnrr e alle possibilità di finanziamento degli interventi per il settore agricolo.

Per questo è stato varato il progetto ministeriale “Parco Agrisolare”, sul quale la Confederazione Italiana Agricoltori ha chiesto una estensione anche per le strutture agricole come le avanserre e altre costruzioni non necessarie per la coltivazione diretta (non classificate come fabbricati agricoli). 

Gli interventi ammessi a contributo riguarderanno l’acquisto e la posa in opera di pannelli fotovoltaici, unitamente all’esecuzione di uno o più dei seguenti interventi: rimozione e smaltimento dell’amianto dei tetti; realizzazione dell’isolamento termico dei tetti; realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria).

I beneficiari del contributo saranno: imprenditori agricoli professionali (Iap); coltivatori diretti iscritti all’Inps; imprese agroindustriali (il bando individuerà i codici Ateco di riferimento).

Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità Iva con un volume di affari annuo inferiore a 7.000 euro.

Il contributo riconosciuto sarà in conto capitale (fondo perso) fino al 65% della spesa massima ammessa, con un incremento del 25% per l’imprenditoria giovanile.

La spesa massima per beneficiario è di 250.000 euro, Iva esclusa.

Saranno ammessi interventi che prevedono la realizzazione di impianti fotovoltaici di potenza non inferiore a 10 KWp (Kilowatt Picco) e massimo 300 KWp.

Sarà data priorità a interventi già autorizzati; installazione di un impianto fotovoltaico destinato all’autoconsumo per soddisfare i fabbisogni aziendali; giovani agricoltori; imprenditoria femminile; presenza di un sistema di accumulo con relativo sistema di gestione.

La misura di finanziamento sarà attivata dal Mipaaf tramite uno specifico bando, che conterrà informazioni più dettagliate rispetto all’avviso pubblicato sul sito del Ministero lo scorso 15 dicembre.

“Le imprese delle filiere agricole avranno l’opportunità storica di avere edifici e fabbricati aziendali più sicuri e una maggiore efficienza grazie ad una riduzione dei costi energetici, nel quadro di una nuova economia circolare e di una agricoltura sostenibile a tutela dell’ambiente” sottolinea Cia Savona.

“Auspichiamo che con la pubblicazione ufficiale del bando possa arrivare chiarezza sulla possibilità di interventi anche per strutture non classificate direttamente come fabbricati agricoli, garantendo così una opportuna estensione in merito alle opportunità per le nostre aziende”.

“Non appena sarà pubblicato il bando con tutti i dettagli per la richiesta di finanziamento saremo a disposizione dei nostri associati, delle aziende, dei produttori e dei coltivatori per la presentazione delle domande e l’istruttoria necessaria ad ottenere i contributi e avviare i lavori di riqualificazione energetica” conclude Cia.

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