Clara Rossignoli, omicidio e occultamento di cadavere: la svolta è tremenda

La Procura della Repubblica di Verona ha avviato un’indagine per omicidio e occultamento di cadavere in merito alla scomparsa di Clara Rossignoli.

La 79enne Clara Rossignoli è sparita tra l’8 e il 9 aprile, e da allora non si hanno più sue notizie: residente a Porto di Legnago, nessuno ha mai creduto all’allontanamento volontario dell’anziana e adesso le ombre si addensano su persone che ben conoscevano la donna. La denuncia di scomparsa è arrivata con ritardo, solo il 14 aprile: quel giorno, il nipote Mattia ha avvertito la mamma che l’anziana era uscita senza tornare.

Clara Rossignoli e i carabinieri vicino casa
Clara Rossignoli, omicidio e occultamento di cadavere (Mediagold.it)

Nei giorni scorsi, infine, la Procura della Repubblica di Verona ha avviato un’indagine per omicidio e occultamento di cadavere e a finire nei guai, dopo l’interrogatorio e la perquisizione nella casa dove viveva l’anziana, è stato proprio il 37enne Mattia Nascimben, insieme all’ex compagna di lui, Erica Chiarion. Risultano formalmente indagati, anche se si proclamano innocenti.

Cosa sappiamo degli ultimi movimenti di Clara Rossignoli

La tardiva denuncia ha compromesso le prime fasi delle ricerche e delle indagini. A complicare la situazione, alcune testimonianze dei vicini hanno parlato di un violento litigio la notte della sparizione, forse legato al distacco della corrente elettrica per morosità. Che cosa sia successo la notte prima della scomparsa dell’anziana in quella casa resta comunque un mistero.

il retro della casa di Clara Rossignoli
Cosa sappiamo degli ultimi movimenti di Clara Rossignoli (Mediagold.it)

Le forze dell’ordine, coordinate dalla Sezione Investigazioni Scientifiche di Verona, hanno condotto un’accurata ispezione non solo dell’abitazione, ma anche del giardino. Il timore è che possa essere stata uccisa in casa e il cadavere occultato in fretta e in furia. Nelle scorse ore, i due indagati sono stati ascoltati a lungo dai carabinieri.

Intanto, Nascimben e Chiarion hanno revocato i precedenti avvocati d’ufficio, scegliendo legali di fiducia, segno dell’aumento della pressione investigativa. “Siamo puliti, ci hanno distrutto la casa, ma non abbiamo fatto nulla”, le parole di Erica Chiarion durante una trasmissione televisiva, in cui ha evidenziato appunto che con la scomparsa dell’anziana donna loro non c’entrano.

I contrasti familiari come movente del delitto?

Una versione che cozza fortemente con il dolore espresso da Marta Nardo, figlia di Clara Rossignoli e madre di Mattia: “Sono sola, non so cosa sia accaduto. Mio figlio è indagato, mia madre scomparsa: è un doppio dolore”, sono le sue di parole. La donna ha sottolineato come sia la prima a non credere alla colpevolezza del figlio, ma di fronte a una situazione simile è difficile sapere cosa pensare.

Una foto di Clara Rossignoli
I contrasti familiari come movente del delitto? (Mediagold.it)

Nel frattempo, sempre in televisione, Erica Chiarion non usa mezzi termini nell’accusare la suocera di aver abbandonato il figlio quando era piccolo, e quindi Mattia Nascimben, nei fatti, sarebbe cresciuto con la nonna. Un’altra nipote di Clara Rossignoli, Alice, ha pubblicato un post sui social descrivendo la nonna come una donna forte, generosa e dignitosa, che aveva cresciuto lei e Mattia dopo la separazione della figlia.

Non ci sta Alice, quando parla della nonna, che viene dipinta come una donna con problemi di alcol o comportamento: “Dicevano che fosse cattiva, ma era solo stanca e sola. Mi dispiace non esserle stata più vicina”. Intanto, nella casa di Clara Rossignoli vige un silenzio che sta diventando davvero inquietante, bocche cucite e porta sbarrata per tutti, soprattutto giornalisti e curiosi.

Gestione cookie