
Cartelli stradali in Italia: scatta l’allarme
Lungo tutto lo Stivale sono oltre 88 milioni i segnali stradali, di cui solo una minima parte sono effettivamente utili. Molti di questi, infatti, non servono davvero e sono perfino errati: sembra che circa 6 su 10 non siano corretti. Scopriamo di seguito nel dettaglio la situazione dei cartelli stradali italiani.

Enrico Bonizzoli ha studiato negli ultimi 32 anni i cartelli stradali del Bel Paese. Il consulente per la sicurezza esperto ha riscontrato come nella maggior parte dei luoghi i cartelli stradali si ripetono e alcuni confondono pure: metà dei cartelli sparsi in tutta Italia dovrebbero essere rimossi. I cartelli stradali hanno costi elevati e tantissimi presenti in Italia non servono a garantire la sicurezza stradale.
Sono 88 milioni gli avvisi presenti in Italia, per un totale di 832 mila km di strada, molti dei quali si ripetono e non sono utili: caotici e poco comprensibili, ci sono delle città in cui sono particolarmente inefficaci.
I problemi delle strade italiane
Per esempio a Roma, a Bologna e a Milano, città da record per la situazione, ci sono tantissimi cartelli poco utili, ma in generale questo vale in tutta Italia, tanto che se il 40% dei cartelli fosse eliminato gli autisti non si accorgerebbe di nulla. Rimuovere questi segnali poco utili permetterebbe di risparmiare fino a 6 miliardi di euro.

In tutta Italiana non mancano cartelli che seppur corretti presentano delle incongruenze per esempio avendo delle dimensioni che non sono a norma oppure trovandosi in posizioni non del tutto ottimali. A Milano uno dei punti peggiori in fatto di segnaletica è Piazza della Repubblica. Alcuni dei carrelli sono non solo messi male e ripetitivi, ma rischiano di causare perfino incidenti.
Oltre alle criticità legate alla segnaletica, le strade italiane presentano anche dei problemi per quanto riguarda le piste ciclabili e le corsie, che non sono in diversi casi a norma. E i problemi non finiscono qui: infatti, per tutto lo Stivale i limiti di velocità sono ballerini, cambiando in modo troppo repentino anche nel giro di pochi km.