Il Bonus asilo nido è stato modificato e i genitori di bimbi sotto i tre anni di età devono conoscere la novità.
Tra gli aiuti alle famiglie da diversi anni c’è il Bonus asilo nido. Permette di recuperare parte delle spese legate all’iscrizione dei figli al nido quando non hanno ancora compiuto tre anni. Un’esigenza per tanti genitori quella di mandare il bambino all’asilo nido ma i costi spesso sono proibitivi.

In Italia le nascite continuano a diminuire. Nel 2024 si sono registrati 10 mila nuovi nati rispetto al 2023, 200 mila rispetto al 2008. Le cause di questo crollo sono molteplici, molte delle quali strutturali. Sono diminuiti i potenziali genitori, il tasso di fecondità è più basso rispetto al passato, rimanendo incinta la donna rischia di perdere il lavoro e dover rinunciare alla carriera, i costi per mantenere i figli sono alti e gli stipendi insufficienti, mancano i servizi per la prima infanzia.
I congedi di maternità e paternità durano pochi mesi, se non ci sono i nonni a potersi occupare dei bambini cosa accadrà? Uno dei due genitori dovrà licenziarsi oppure bisognerà iscrivere il bimbo così piccolo ad un asilo nido o chiamare una baby sitter. In qualsiasi caso si dovrà affrontare una spesa ingente.
Come cambia il Bonus asilo nido, un importante aiuto per le famiglie
Il Bonus asilo nido è un aiuto fondamentale per molte famiglie che devono affrontare i costi di rette altissime. L’importo varia in base all’ISEE. Va dai 3.600 euro con ISEE entro 40 mila euro ai 1.500 euro con ISEE sopra i 40 mila euro se il bambino è nato nel 2024. Per figli nati prima del 2024 gli importi sono di 3 mila euro, 2.500 e 1.500 euro in base all’ISEE.

La novità è che la domanda potrà essere inviata una sola volta, stop agli inoltri tutti gli anni fino al compimento dei tre anni del bambino. Una volta presentata sarà valida fino a quando il figlio spegnerà tre candeline. L’importante, però, inviare ogni anno la documentazione attestante la frequenza all’asilo e la verifica dei requisiti di accesso al Bonus. Meno burocrazia, dunque, e una maggiore semplificazione della procedura per aiutare i genitori. Inoltre la norma garantisce uniformità di applicazione senza più diversificazioni tra Regioni.
C’è un’altra novità molto importante. Il Bonus spetterà non solo per l’iscrizione ad asili nido ma per tutte le tipologie di servizi all’infanzia. Basta che siano regolarmente autorizzati. Parliamo di nidi e micronidi, sezioni primavera per bimbi di età compresa tra 24 e 36 mesi, servizi integrativi come spazi gioco per bimbi dai 12 ai 36 mesi e servizi educativi in contesto domiciliare.