Un uomo di 33 anni è stato condannato a 40 anni di carcere a Dubai dopo essere stato trovato in possesso di cocaina.
Sta facendo molto scalpore la vicenda di un uomo di 33 anni che è stato trovato in possesso di mezzo grammo di cocaina, durante un controllo per sconfiggere lo spaccio di droga che è stato portato avanti dalla polizia locale. L’arresto è avvenuto all’inizio del mese e una successiva perquisizione all’interno della sua abitazione ha portato a un ulteriore sequestro di sostanze stupefacenti.
Ora l’uomo, tatuatore e barbiere inglese che si chiama Sam Dorman, è stato condannato a 40 anni di carcere negli Emirati Arabi Uniti. Il sequestro è avvenuto a Dubai, la capitale del Paese, dove l’uomo si era trasferito alcuni anni fa, nel 2022, e aveva aperto una propria attività. La perquisizione nella sua abitazione ha portato alla scoperta di altri 28 grammi della stessa sostanza stupefacente di classe A.
In sostanza, l’uomo aveva poco meno di 30 grammi di cocaina, ma tanto è bastato perché arrivasse la più dura delle pene nel Paese arabo, particolarmente intransigente rispetto alla detenzione di sostanze stupefacenti, soprattutto se considerate ai fini di spaccio. Secondo i tabloid inglesi, quella cocaina poteva fruttare qualcosa come 2.500 euro, ma a Dubai il suo valore si triplica, proprio per i rischi giuridici connessi.
Le autorità di Dubai, infatti, sono note per la loro tolleranza zero verso le droghe: anche piccoli quantitativi possono comportare pene estremamente severe, compresi decenni di detenzione. La notizia della condanna ha sconvolto i suoi familiari rimasti nel Regno Unito. Fonti vicine alla famiglia affermano che sono “comprensibilmente devastati” e profondamente preoccupati.
Dorman infatti si trova ora detenuto in uno dei carceri più duri del mondo. Le carceri degli Emirati Arabi sono tristemente famose per le condizioni estreme: sovraffollamento, mancanza di assistenza medica adeguata e regole molto rigide. Affrontare una pena così lunga in simili circostanze rappresenta una prospettiva drammatica per chiunque.
Il caso ha suscitato grande attenzione mediatica nel Regno Unito e sta riaccendendo il dibattito sulla giustizia internazionale e sulla necessità di informare adeguatamente i cittadini britannici sui rischi legati alla violazione delle leggi nei paesi con legislazioni particolarmente severe. Nel frattempo, la famiglia sta valutando le possibili azioni legali o diplomatiche per ottenere una riduzione della pena o un trasferimento.
Bisogna fare i conti con la realtà dei fatti, però: le speranze sono flebili, poiché Dubai è ferma nella sua posizione di inflessibilità sulle normative antidroga. Si tratta di un caso emblematico e che comprensibilmente lascia molta amarezza: conoscere e rispettare le leggi locali resta fondamentale per evitare conseguenze potenzialmente devastanti, anche se tutto questo può lasciare perplessi.
Michele Morrone è stato un attore che ha fatto molto parlare di sé, ora è…
Tutto pronto per l'atteso ritorno di Doc - Nelle Tue mani su Rai 1, ma…
Altre novità nella nuova indagine sul delitto di Garlasco, in cui fu assassinata la 26enne…
Floriana è stata una delle concorrenti più amate della storia del Grande Fratello: la confessione…
Arrivano nuove anticipazioni dalla Turchia che riguardano la serie televisiva Tradimento, trasmessa ogni giorno in…
Ragazzo muore a soli 18 anni, la malattia era nascosta tra i suoi capelli, scoperta…