Si complica la scelta per l’allenatore della Nazionale italiana di calcio: dopo l’esonero di Spalletti, diverse ipotesi sono tramontate e si profila uno straniero in panchina.
Uno straniero allenatore della Nazionale di calcio italiana può sembrare un tabù, eppure dopo quasi mezzo secolo dall’ultimo non autoctono a sedere sulla panchina dell’Italia, questa ipotesi potrebbe tornare a verificarsi. Non sarebbe insomma la prima volta, ma potrebbe rivelarsi quella più importante e necessaria al rilancio della nostra Nazionale di calcio. L’ultima volta era stato col mago Helenio Herrera, allora allenatore dell’Inter.

L’allenatore argentino sedette tra il primo novembre 1966 e il 27 marzo 1967, dopo la disfatta dei Mondiali inglesi e la sconfitta contro la Corea del Nord, con gol del “dentista” Pak Doo-ik, per quattro volte affiancando Ferruccio Valcareggi: l’esperienza si concluse con due vittorie nelle qualificazioni per il successo Europeo del 1968, una vittoria e un pareggio in amichevole. Ma prima di lui c’erano state altre esperienze simili.
I precedenti di un allenatore straniero alla guida della Nazionale italiana di calcio
Infatti, nei primi anni Cinquanta, sulla panchina della nazionale si era seduto l’ungherese Lajos Czeizler: non fu una bella esperienza, durata un biennio e conclusasi con l’eliminazione dell’Italia nel girone eliminatorio dei mondiali del 1954. Il primo commissario tecnico straniero della nazionale era stato l’inglese Harry Goodley, negli stessi anni avevano fatto i selezionatori per la squadra italiana di calcio anche William Garbutt e Hugo Rietmann.

Era calcio davvero d’altri tempi, e infatti la peculiarità di questi selezionatori tecnici era che avevano una duplice veste di arbitri di calcio, come era prassi dell’epoca. Ora – a quanto pare – c’è la clamorosa ipotesi di un ritorno di uno straniero alla guida della nazionale: dopo l’esonero di Spalletti, che se ne è andato con un gesto che gli fa onore, tanto si sta parlando dei possibili successori e alcune ipotesi – come quelle di Claudio Ranieri e Stefano Pioli – sono già tramontate.
Il nome clamoroso che si sussurra in queste ore per la panchina dell’Italia
Noi sin da subito abbiamo scommesso su un clamoroso ritorno, anche in virtù di alcune dichiarazioni pubbliche, mentre in pole position da qualche giorno ci sono due ex campioni del mondo della Nazionale del 2006. In queste ore, però, viene spifferato un nome che è sicuramente suggestivo (suggerito da Dagospia e da Matteo Moretto), ma che sarebbe davvero clamoroso: quello di José Mourinho, l’allenatore portoghese attualmente sotto contratto col Fenerbahce e le cui clausole rescissorie appaiono alte.

Lo Special One in carriera ha vinto davvero molto: Europa League e Champions col Porto, Triplete con l’Inter, un’altra Europa League col Manchester United, la Conference League con la Roma, riportato un trofeo europeo in Italia dopo 12 anni, poi ancora otto scudetti in quattro campionati diversi e un’altra lunga sfilza di trofei. Gli manca però allenare una squadra nazionale e a 62 anni compiuti forse è arrivato il momento: l’Italia potrebbe essere l’occasione giusta?