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L’obiettivo di riduzione del 20% delle emissioni di gas serra entro il 2020.

L’Unione europea ha ridotto le emissioni di gas serra del 22% tra il 1990 e il 2017, nonostante una crescita dell’economia del 58%.

Nella relazione pubblicata si sottolinea che in un contesto di forte crescita economica nel biennio 2016/2017, le emissioni sono leggermente aumentate dello 0,6% soprattutto nel settore trasporti e industria.

Si intende aumentare l’impegno per raggiungere, entro il 2030, il 32% di energie rinnovabili prodotta e il 32.5% di efficienza energetica prodotta.

Si stima così che le emissioni sarebbero ridotte del 45%, più di quanto sottoscritto nell’ambito dell’accordo di Parigi, ribadendo l’impegno dell’Unione ad essere all’avanguardia dell’azione globale per il clima.

Cosa più importante nel contesto del recente Rapporto dell’IPCC, Global Warming of 1,5°C, conferma l’importanza di limitare il surriscaldamento a 1,5°, di cui si terrà conto nella preparazione della strategia a lungo termine.

Gli Stati UE stanno preparando piani nazionali per l’energia e il clima che dovrebbero colmare il divario tra le misure previste e ciò che è necessario a livello UE.

L’economia emette attualmente la metà delle emissioni di CO2 per unità di PIL rispetto al 1990.

La maggior efficienza è dovuta ad investimenti significativi in tecnologie innovative a basse emissioni di carbonio, il che dimostra che crescita, occupazione e azione per il clima possono andare di pari passo.

Nonostante una leggera crescita delle emissioni nel 2017, l’UE rimane sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di riduzione del 20% delle emissioni di gas serra entro il 2020.

Permangono problematiche da affrontare e risolvere in quanto le emissioni sono diminuite lentamente negli ultimi anni.

Negli ultimi quattro anni la situazione.

Le emissioni sono calate del 3% e la maggior parte della riduzione è avvenuta nel settore dell’approvvigionamento energetico dove sono diminuite dell’11%.

In calo anche le emissioni dovute al consumo di energia negli edifici, alla gestione dei rifiuti e al consumo di energia nell’industria.

Le emissioni dei trasporti hanno segnato invece un +7%, a causa dell’aumento del trasporto dei beni su strada.

Le emissioni industriali sono variate di anno in anno, senza una chiara tendenza.

Per sostenere la transizione energetica, l’UE ha speso il 20% del suo bilancio per azioni relative al clima, ora vuole aumentare, nel prossimo bilancio a lungo termine, al 25% tale somma per il periodo 2021-2027.

Gianluca Ferrari Innovation Phone +39 392 551 5262

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