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Migliaia di appassionati appostati lungo il percorso della tappa per osservare da vicino il passaggio dei corridori: tantissima gente sul traguardo di via XX Settembre.

Genova. Sette anni dopo l’ultima volta le biciclette del Giro d’Italia sono tornate ad “assaggiare” le strade genovesi. Ad accogliere i professionisti della Corsa Rosa, protagonisti della 12esima tappa con partenza a Parma ed arrivo sul traguardo di via XX Settembre su piazza De Ferrari, migliaia di genovesi e turisti che hanno accolto con entusiasmo il passaggio dei corridori.

Ad aggiudicarsi la tappa è stato il milanese Stefano Oldani, 24enne del team Alpecin-Fenix, al suo primo successo tra i professionisti. «Genova? Non la dimenticherò mai», ha dichiarato ancora incredulo il giovane Oldani al termine della tappa, la 12esima del Giro d’Italia 2022 e la più lunga di questa edizione con i suoi 204 km tra Parma ed il capoluogo ligure. Tappa che non sarà dimenticata tanto facilmente neppure dalle migliaia di persone che, fin dalle prime ore del pomeriggio, si sono piazzate a bordo strada nel tratto di territorio comunale attraversato dalla corsa per vedere sfrecciare da pochi passi i ciclisti impegnati in gara.

Da San Gottardo alla Valpolcevera, da Borzoli alla Valbisagno fino agli ultimi km di gara delimitati dalle transenne, appassionati e curiosi di tutte le età hanno partecipato con applausi ed urla di incoraggiamento ad uno degli eventi sportivi più importanti e celebri al mondo, nato nel 1909 da un’idea della Gazzetta dello Sport e diventato in pochi anni uno degli appuntamenti più attesi dal grande pubblico, alla ricerca di idoli da venerare come avvenuto ai tempi delle rivalità fra Costante Girardengo e Alfredo Binda, Fausto Coppi e Gino Bartali, Eddy Merckx e Felice Gimondi, Francesco Moser e Giuseppe Saronni…

Tra i momenti più significativi della tappa genovese l’ingresso del gruppo in autostrada dal casello di Sestri Ponente-Aeroporto, con il passaggio sul ponte Genova San Giorgio e lo “scatto” finale tra la Foce, viale Brigate Partigiane, viale Brigata Bisagno, via Cadorna e via XX Settembre. A spuntarla, come detto, è stato l’outsider Stefano Oldani, bravo a battere in volata i due compagni di fuga, il connazionale Lorenzo Rosa e l’olandese Gijs Leemreize.

Ma Genova, lungo tutto il percorso e in particolare nella zona di arrivo della corsa, si è tinta di rosa fin dalle ore 14, quando il pubblico già presente in massa per occupare i posti migliori sul traguardo ha potuto assistere ad alcune iniziative collaterali alla manifestazione. Grande festa all’arrivo del BicibuSauro, il gruppo di bambini della scuola primaria “Nazario Sauro” che da oltre un anno, ogni settimana, accompagnati dai loro genitori e da alcuni adulti volontari, gli “angeli custodi”, vanno a scuola in bicicletta per dimostrare che anche a Genova ci si può muovere sulle due ruote “dolci”, sia per svago sia negli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro. I ciclo-bimbi genovesi hanno percorso una mini-tappa tra la loro scuola e via XX Settembre, tagliando lo stesso traguardo dei “grandi”: un’emozione che ricorderanno per sempre. Accoglienza festosa e tanti applausi anche per i bimbi di BiciScuola, il progetto educativo di RCS, la società organizzatrice del Giro d’Italia, rivolto agli studenti delle scuole primarie delle province toccate dalla corsa con l’obiettivo di far conoscere ai più giovani i valori del ciclismo e di avvicinarli alla cultura della bicicletta trattando anche i temi dell’educazione al benessere, ambientale e stradale.

Via via che la tappa entrava nel vivo, la gente sul traguardo aumentava sempre di più. Alla fine, via XX Settembre era presidiata da due muri di persone ansiose di godersi l’arrivo della tappa, nell’ambito di un evento che ha portato il nome della Superba in Italia e nel mondo.

c.s.

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