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Servizio straordinario di prevenzione, il bilancio: 3 arrestati, 7 denunciati, sequestrato 1 etto di droga e 3500 euro di illeciti guadagni.

Albenga. Negli ultimi 4 giorni, sono stati messi in atto servizi coordinati ad “alto impatto” disposti dalla Compagnia Carabinieri di Albenga, in tutto il territorio di competenza attraverso i quali sono stati intensificati i controlli di tutte le persone sottoposte agli arresti domiciliari o in regime di altre misure cautelari e di prevenzione. Sono stati inoltre intensificati i controlli degli assi viari finalizzati al contrasto del crimine diffuso e al degrado urbano, e più in particolare dei furti in abitazione in alcune zone specifiche del territorio. “Sorvegliate speciali” sono le zone di Lusignano e San Fedele d’Albenga, due frazioni isolate del comune ingauno in cui sono stati effettuati numerosi posti di blocco e pattugliamenti con militari in borghese ed in uniforme supportati costantemente da unità cinofile specializzate. I punti nevralgici battuti dall’articolato dispositivo messo in campo, sono stati poi controllati anche dalla “eli-pattuglia” del 15° Nucleo Elicotteristi di Villanova.

Il bilancio di questa attività di contrasto registra l’arresto di 3 persone, 7 quelle denunciate in stato di libertà per violazione alle leggi speciali e al codice penale, 1 etto di droga prevalentemente cocaina e 3500 euro, come provento dell’attività di spaccio.

GLI ARRESTATI

I militari dell’Aliquota Radiomobile di Albenga hanno arrestato ieri un cittadino marocchino di anni 41, residente in Spagna ma di fatto dimorante nel comune ingauno, poiché durante un controllo è stato trovato in possesso di 54 grammi di cocaina pura suddivisa in dosi e dalla perquisizione della propria autovettura poi sequestrata sono rinvenute banconote per complessivi 3500 euro ritenuto provento dell’illecito guadagno derivante dalle continue cessioni di droga nella zona di via Milano e via Rita Levi Montalcini, i cui edifici in stato di abbandono sono stati ispezionati dai Carabinieri con l’ausilio dei cani antidroga. L’uomo è stato condotto direttamente al carcere di Sanremo dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Altri 2 cittadini marocchini sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio per esser stati sorpresi a preparare dosi di droga di vario genere per essere poi immessi nel mercato illecito.

DENUNCE IN STATO DI LIBERTA’

La Stazione Carabinieri di Borghetto Santo Spirito ha denunciato per “furto con destrezza” un torinese pregiudicato reo di aver rubato borse di tre turiste, momentaneamente allontanatesi dall’ombrellone mentre stavano facendo il bagno davanti alla spiaggia comunale di Borghetto S. Spirito. Il soggetto è stato rintracciato dopo alcune ore dai militari dell’Arma che avevano localizzato il telefono cellulare di una delle donne derubate.

La Stazione Carabinieri di Loano ha denunciato tre giovani: un rumeno residente a Chieri (TO), e due suoi amici coetanei di Torino, i quali in concorso tra loro hanno asportato alcune bottiglie di liquore da un bar sul lungomare Nazario Sauro di Loano.

Ancora a Borghetto Santo Spirito, militari della locale Stazione Carabinieri hanno denunciato un 29 enne marocchino, regolare sul territorio nazionale, agricoltore che sulla via Aurelia aveva percosso con un bastone un proprio connazionale di 30 anni residente a Volpiano (TO), sottraendogli la chiave della sua autovettura per non farlo allontanare. Il bracciante dovrà rispondere dei reati di “violenza privata” e “possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere”. Sempre a Borghetto S. Spirito, nell’ambito dei controlli di prevenzione furti, è stato rintracciato, identificato ed espulso un marocchino, pregiudicato ed irregolare sul territorio nazionale perché nonostante fosse colpito da decreto di espulsione dallo Stato non vi aveva ottemperato nei termini previsti.

Ad Albenga è stato denunciato per furto aggravato un giovane pregiudicato albenganese che, a conclusione di mirate indagine sul suo conto, è stato accertato dai Carabinieri della Compagnia ingauna si fosse reso responsabile di asportare materiale elettronico per poi ricettarlo in favore di cittadini marocchini.

Con il supporto delle unità cinofile, sono stati inoltre organizzati inoltre 18 posti di blocco nelle frazioni di San Fedele d’Albenga e sono stati sistematicamente ispezionati altri punti sensibili e strutture abbandonate del territorio che costituiscono notoriamente un favorevole ricettacolo di delinquenza e degrado.

E’ stato anche sottoposto a controllo l’ex convento delle suore orsoline di San Fedele anche con l’ausilio delle immagini riprese dall’alto dall’elicottero.

c.s.

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