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A seguito del grave infortunio sul lavoro avvenuto presso lo stabilimento dell’Italiana Coke di Bragno, risulta ancora più evidente la necessità di un’operazione straordinaria di sensibilizzazione.

Savona. A fronte dell’ennesimo grave infortunio sul lavoro avvenuto ieri presso lo stabilimento dell’Italiana Coke di Bragno che ha coinvolto un dipendente di un’azienda metalmeccanica esterna che si occupa della manutenzione degli impianti, risulta ancora più evidente la necessità di un’operazione straordinaria di sensibilizzazione, informazione (continua e periodica) e formazione dei lavoratori, delle aziende e delle figure preposte alla prevenzione sul delicato tema della sicurezza nei luoghi di lavoro correlata da un’attività costante di monitoraggio dell’incidentalità e di controllo sul rispetto delle disposizioni e delle buone pratiche.

L’incidente di ieri, come d’altronde quelli avvenuti nei giorni scorsi in altre zone del nostro Paese, confermano quanto il fenomeno sia “trasversale” interessando lavoratori giovani e anziani, italiani e stranieri, esperti e meno esperti, iscritti e non iscritti al sindacato, formati e non formati, dipendenti nei più diversi settori produttivi.

Come recentemente denunciato nell’ambito di un incontro con il Prefetto richiesto insieme alle altre sigle sindacali territoriali, dal quale scaturirà un tavolo di confronto più ampio già programmato nelle prossime settimane, l’incidentalità aumenta drasticamente negli ambienti di lavoro “promiscui” o, più precisamente, in quelli nei quali lavorano fianco a fianco lavoratori dipendenti da aziende diverse ai quali vengono assegnati compiti complementari tra loro nonché nei casi in cui alcune lavorazioni vengono affidate in appalto e subappalto. In questi casi diventa fondamentale conoscere non soltanto i rischi derivanti dalla propria attività specifica bensì anche quelli che possono scaturire nell’ambito dell’intero processo produttivo operante nel sito (rischi interferenziali).

L’incidente di ieri conferma questo tipo di incidentalità che deve trovare forme di contrasto e modelli di prevenzione più efficaci.

La CISL territoriale e le sue categorie dei metalmeccanici (FIM) e dei chimici (FEMCA) esprimendo la propria vicinanza e solidarietà al lavoratore infortunato ed ai suoi cari, rinnovano, insieme alle altre strutture dell’Organizzazione, il proprio impegno nel pretendere il rispetto del diritto alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e nel contrasto agli incidenti durante lo svolgimento dell’attività lavorativa. Per tale motivo continueranno con ancora più fermezza la propria opera di denuncia e di proposta nelle sedi e negli organismi deputati già a partire dai prossimi appuntamenti.

c.s.

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