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Savona. Trattative interrotte e due giorni di sciopero sulle autostrade. Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Sla Cisal e Ugl hanno abbandonato il tavolo delle trattative sul rinnovo del contratto nazionale, scaduto ormai da nove mesi. Il 13 e il 14 ottobre gli esattori si fermeranno e, in teoria, non si pagherebbe il pedaggio dalle piste manuali (quelle in cui è prevista la presenza dell’esattore).

Si paga invece nelle corsie Telepass e in quelle automatiche. Un altro nodo, che viene contestato dai sindacati e che può provocare lunghe code ai caselli, è che in caso di sciopero le società concessionarie di solito chiudono le corsie manuali lasciando aperte solo quelle automatiche, garantendo la totalità degli incassi. Le aziende (per il Savonese sono Autostrade per l’Italia per il tratto della A10 Genova-Savona e Autofiori per la A6 Torino-Savona e il ramo della A10 tra Savona e Ventimiglia) avevano manifestato un’apertura verso il mantenimento dei lavoratori anche nel caso che la concessione passi a un’altra società. L’altra sera, però, hanno fatto un passo indietro, rifiutando il via libera. I sindacati hanno rotto le trattative, accusando le società di “atteggiamento gravemente irresponsabile”.

Già a gennaio si era acceso lo scontro sul blocco del ricambio generazionale per mantenere invariato il saldo occupazionale e sulle modalità di selezione del personale stagionale. Nel mirino anche il cambiamento della figura dell’esattore che, oltre a gestire la cassa e dare informazioni all’utenza, dovrà occuparsi anche di mantenere il decoro del casello. Secondo i sindacati in pratica fare le pulizie.

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