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Albenga. Sarà Antonio Albanese a ricevere dalle mani di Antonio Ricci l’ambìto riconoscimento dei Fieui di caruggi, la Fionda di Legno 2020. La consegna avverrà sabato 14 marzo alle ore 17 ad Albenga in un teatro Ambra da tempo sold out. E l’Albo d’oro del Premio va ad arricchirsi di un altro nome davvero eccellente. La scelta dei monelli dei vicoli ingauni è stata tenuta segreta sino all’ultimo momento, ma è stata accolta e approvata dai presenti alla conferenza stampa da un lungo e sentito applauso. Antonio Albanese, che è attore, regista, scrittore riceverà la fionda per la sua capacità di “annusare” con sagacia e intelligenza l’aria del nostro Paese, confuso e sperduto. Gli organizzatori sottolineano come, attraverso i personaggi da lui creati, venga messa in risalto un’Italia che sembra avere perso i suoi tratti fondamentali, dalla solidarietà all’altruismo e alla condivisione. E immediato scatta il riferimento a Cetto Laqualunque, una delle creature più riuscite di Antonio Albanese, esemplare surreale , ma non troppo, di una politica gretta, cinica ed ignorante. I fieui di caruggi tengono tuttavia a sottolineare come il riconoscimento ad Albanese sia motivato da un insieme di ragioni: “Sarebbe limitativo ridurre il premio ai personaggi ideati dal nostro vincitore. Antonio Albanese è un uomo di grande spessore culturale e umano. E molto attento al sociale, anche se in forma piuttosto riservata. Ma di questo parleremo come sempre al teatro Ambra al momento della premiazione. E il pubblico conoscerà l’uomo oltre che il comico o il personaggio pubblico”. Ancora una volta la fionda pare aver centrato un buon bersaglio.

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