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Alassio. È stata depositata in Corte di Cassazione a Roma la proposta di legge di iniziativa popolare per reintrodurre il voto preferenziale ed eliminare le “candidature multiple”. Il capofila di questa iniziativa è Angelo Galtieri, vicesindaco di Alassio nel ruolo di presidente del comitato per la riforma elettorale.

Entra nel dettaglio Galtieri: «Con altri amici e amministratori comunali ci siamo prefissi questo obiettivo, che ci pare ormai irrinunciabile per la vita democratica del nostro Paese. L’iniziativa non ha nulla a che spartire con l’appartenenza politica dei singoli promotori. Abbiamo depositato la proposta in Cassazione ora si passa al secondo step. Per raccogliere le 50 mila firme necessarie per presentare il disegno di legge promuoveremo banchetti in modo capillari e sarà possibile rivolgersi, come prevede la legge, a tutti i Comuni d’Italia. È un obiettivo ambizioso che traguarda le prossime elezioni politiche, ma siamo convinti che possiamo farcela perché sono tanti gli italiani che ne sentono il bisogno, mentre la politica in generale non ha alcun interesse a cambiare le cose».

Dunque il disegno di legge ha come obiettivo quello di ripristinare il voto di preferenza individuale, venuto meno con l’introduzione della “legge Calderoli”. «Il voto blindato – spiega Galtieri è un meccanismo che impedisce all’elettore di scegliere il candidato che preferisce, essendo l’elezione determinata dall’ordine di presentazione delle candidature stabilita dai partiti a cui i candidati stessi appartengono. Cioè, scelgono i partiti, non i cittadini, violando la norma costituzionale».

Il disegno di legge prevede inoltre l’abrogazione delle candidature multiple. «Questi artifici, voto blindato e candidature multiple, concorrono a compromettere in partenza ogni processo di riforma oltre a un effettivo è consapevole consenso elettorale», aggiunge Galtieri

Sempre secondo Galtieri, l’obiettivo non risulta più rinviabile «a maggior ragione dopo il taglio dei parlamentari, che già di per se stesso ha minato la rappresentatività del Parlamento. Il testo che proponiamo costituisce l’esito di un approccio tecnico e pragmatico, per quanto possibile scevro da scelte di natura politica. Le norme contenute nel nostro disegno possono adattarsi tanto all’attuale forma di governo parlamentare quanto in prospettiva di un’eventuale riforma in senso presidenzialista o semi presidenziale. Non ignoriamo che ci si può muovere l’accusa di favorire il voto di scambio, ma anche l’attuale sistema non è certo immune da condizionamenti simili. Quindi il sistema che viene proposto di fatto adegua alle grandi democrazie occidentali e permette ai cittadini di avere un rapporto più diretto con gli eletti, un bisogno che si sente in molta parte dei territori: il Ponente ligure ne è una delle prove più concrete».

È possibile consultare il testo del disegno di legge sulla pagina Facebook, mentre per informazioni ed adesioni ci si può rivolgere via mail a

c.s.

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