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Villanova. Occhi puntati sul Mise. Martedì prossimo si gioca una partita importante per il futuro di Piaggio Aerospace. Per focalizzare l’attenzione sul delicato momento che sta attraversando l’azienda e che rischia addirittura la messa in liquidazione i lavoratori hanno deciso di attuare uno sciopero. Un’agitazione per l’intera giornata del 13 novembre proprio in concomitanza con l’incontro che si terrà al Ministero dello Sviluppo Economico. E’ previsto anche un presidio di una delegazione di lavoratori sotto la sede del Mise insieme ai sindaci che hanno trovato pieno sostegno anche da parte del neo presidente della Provincia Pierangelo Olivieri. Nella stessa giornata di martedì prossimo, inoltre, è prevista la sospensione della riunione del Consiglio regionale della Liguria. Una decisione per poter permettere ad una delegazione di consiglieri di partecipare, anche loro, al presidio degli operai della Piaggio nella Capitale. Al tavolo invece parteciperà il governatore della Liguria Giovanni Toti che solo una decina di giorni fa aveva ottenuto garanzie «personali» da parte del vice premier Luigi Di Maio: «Il caso Piaggio si sbloccherà nel migliore dei modi». Sindacati e Rsu restano comunque in allerta e in cerca di conferme. Proprio in queste ore stanno definendo orari e modalità del viaggio che li porterà martedì a Roma. «Per la Piaggio è un momento delicatissimo – avverte Andrea Pasa, segretario provinciale della Cgil – Non si può più andare oltre e il Mise deve dare un segnale forte verso l’azienda che rischia di essere messa in liquidazione. Ipotesi alla quale non vogliamo neppure pensare. Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha già condiviso il programma velivolistico P2HH (drone) affidato alla Piaggio. Ma nulla ancora è stato confermato in termini di finanziamento per l’acquisto da parte del Governo Italiano. Ecco perché chiediamo con forza che venga confermato il programma di acquisto dei velivoli a pilotaggio remoto e il finanziamento di 766 milioni di euro per ridare fiato alla Piaggio e più speranze alle maestranze». Lavoratori e Rsu hanno sempre sottolineato come «queste commesse oltre ad essere vitali per garantire il futuro dell’azienda rappresentano soprattutto una garanzia occupazionale anche per lo stabilimento Laerh di Albenga. Ci sono 80 lavoratori che attendono risposte così come i 30 in cassa integrazione che scadrà nel mese di luglio 2019».

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