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Genova. Ammontano ad oltre 3 milioni di euro le domande di aiuto già presentate nel triennio 2015-2017 da parte di mille imprese agricole in Liguria e che sono bloccate per anomalie fra gli uffici di AGEA e Regione Liguria. È il nuovo allarme lanciato da Coldiretti Liguria dopo quello dello scorso 1 giugno sul rischio di disimpegno automatico delle risorse.

Il blocco nelle istruttorie e il conseguente ritardo nei pagamenti – prosegue la Coldiretti – riguarda in questo caso le cosiddette “domande pluriennali per misure a superficie” ovvero quelle risorse destinate, ad esempio, ad interventi di miglioramento del benessere animale o agli interventi di certificazione volontaria e conversione al metodo di coltivazione e allevamento biologici o ancora per sopperire le condizioni sfavorevoli di alcune aree della regione.

Le imprese agricole, che già stanno subendo negli ultimi anni ingenti danni economici causati dalle avverse condizioni climatiche, ora si trovano a dover fronteggiare una nuova grave crisi finanziaria dovuta alla mancata erogazione di risorse per problemi tecnici o addirittura in alcuni casi per problemi informatici.

È nota la situazione di emergenza in cui si trova AGEA – interviene il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boerie sono altrettanto noti gli sforzi compiuti da Regione Liguria per accelerare le procedure di istruttoria sulla misura 13, ad esempio, per la quale sono state liquidate l’85% delle domande; ma sulle altre misure a superficie occorre un intervento immediato e risolutivo. Ed altrettanto importante è concludere le istruttorie delle domande di pagamento già presentate alla Regione Liguria per scongiurare il rischio di disimpegno automatico che, in mancanza di una spesa pubblica di 30 milioni di euro entro fine anno, ci costringerà a dover restituire a Bruxelles 14 milioni di euro di risorse comunitarie non utilizzate. Dal report di giugno presentato da Agea sullo stato della spesa dei fondi PRS la nostra regione, infatti, risulta essere l’ultima in Italia per percentuale di avanzamento della spesa pubblica in materia di PSR, 7% contro una media nazionale del 19%. È evidente che se questa situazione – conclude Boeri – non verrà risolta tempestivamente, le conseguenze per il settore agricolo della nostra regione sarebbero gravissime.”

“Serve uno sforzo e un supporto – afferma il Delegato Confederale di Coldiretti Liguria Bruno Rivarossa – da parte anche della burocrazia per accelerare le potenzialità delle aziende agricole del nostro territorio, che credono nel loro lavoro investendoci tempo e denaro ma che, ad oggi, si trovano in difficoltà per la mancata erogazione di risorse a loro destinate. Ad esempio, per la misura 11 sul biologico, sono oltre 170 le imprese che hanno presentato regolare domanda nel 2015 e che solo in minima percentuale sono state liquidate. Per questo chiediamo alla Regione di rinnovare il suo impegno ad accelerare le istruttorie, adottando misure straordinarie, tra le quali suggeriamo la creazione di uno sportello ad hoc presso gli uffici territoriali degli ispettorati, per la verifica congiunta delle problematiche e la loro risoluzione”.

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