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Erano finiti nell’occhio del ciclone di un’inchiesta della Procura di Savona. Sette le persone indagate tra collaboratori di Arnaldi, lo stesso titolare delle officine e automobilisti per una serie di irregolarità che sarebbero state accertate nell’indagine.

«Quando l’avvocato Vazio ci ha dato la notizia non nascondo che a stento ho trattenuto le lacrime. C’erano di mezzo il lavoro e gli investimenti della mia famiglia, il lavoro dei miei collaboratori e tanto sudore: cose a cui tengo moltissimo», sottolinea il titolare Roberto Arnaldi.

«Avevamo presentato una specifica istanza e speravamo in questo provvedimento – aggiunge il legale Franco Vazio Il dissequestro non chiude un procedimento molto complicato e che si era aperto sotto pessimi auspici. La cosa importante e a cui il mio assistito e la sua società tenevano è la ripresa del lavoro e di ciò oggi dobbiamo essere contenti».

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