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Albenga. Un’intera città controllata 24 ore su 24 dal «Big Brother». Albenga sperimenta un nuovo modello di controllo: una pioggia di sofisticate telecamere pubbliche insieme a telecamere private, cioè di negozi o singoli cittadini, collegate alla polizia municipale. Tradotto vuol dire che rimarrà ben poco del territorio fuori dagli obiettivi. E sarà tutto visibile e gestibile in tempo reale.

La rivoluzione non è da poco: oggi se avviene un reato le forze dell’ordine possono richiedere le immagini ai privati, da domani non avranno bisogno di chiedere proprio niente, perché le registrazioni dei privati saranno già in loro possesso. Ma ora Albenga, dopo le 116 telecamere già in funzione e le 4 mobili che vengono utilizzate per controlli a bordo delle auto della polizia municipale, intende implementare il sistema. «Siamo in attesa di un finanziamento statale, che ci è stato segnalato dal Prefetto Antonio Cananà che ringraziamo, per puntare nuovi obiettivi ai varchi d’accesso del centro storico dopo aver presentato un progetto per rendere ancora più efficiente il controllo nelle zone “sensibili” della città – annuncia il sindaco Giorgio Cangiano – Ma già oggi, grazie alle nostre immagini, è stato possibile ottenere risultati più che soddisfacenti: sono stati assicurati alla giustizia autori di furti e rapine, l’ultimo qualche giorno fa da parte dei carabinieri con i quali abbiamo stretto un ottimo rapporto di collaborazione.Ma sono stati pizzicati anche furbetti della spazzatura e pirati della strada ». Alcuni occhi elettronici sono già stati sostituiti con altri di ultima generazione. Aumentando l’efficienza dei ponti radio il sistema potrà ora “ospitare” anche le telecamere dei privati collegate ad un unico cervellone. «L’altra novità – dice Cangiano – consiste nel fatto che al sistema saranno collegati anche i comandi della polizia municipale di Loano e Finale».

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