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Alassio. Nei mesi scorsi sono state numerose le segnalazioni inviate alle Ferrovie dello Stato relative alle condizioni e al futuro della Stazione di Alassio. ​”Il decoro, l’accesso ai disabili, la chiusura notturna delle aree pubbliche per evitare bivacchi… fino alla possibilità di trasferire nelle antiche sale d’aspetto la pinacoteca West – ricorda Marco Melgrati – in pochi mesi abbiamo più volte sollecitato le Ferrovie in merito ad una struttura storicamente e architettonicamente di grande pregio”. “Il problema, quando si ha a che fare con queste realtà immense, è trovare un interlocutore diretto e competente. Grazie all’interessamento dell’On Diego Sozzani, vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera, nei giorni scorsi abbiamo avuto modo di incontrare l’Ing. Antonello Martino, responsabile ingegneria e investimenti Direzione Stazioni di RFI che si è subito recato ad Alassio per vedere di persona lo stato dell’arte”.

“Per quanto attiene l’accesso ai disabili abbiamo verificato che un ascensore al lato dell’ingresso della stazione sarebbe del tutto inutile posto che per accedere ai binari 2 e 3 serviti da treni passeggeri occorrerebbe attraversare il primo binario.​ Si è così optato per un servo scala da collocare presso le rampe di accesso diretto ai binari. Non dovrà essere a chiamata, ma costantemente funzionante. L’occasione per chiedere di riaprire, nelle ore diurne, la saletta di aspetto tra il secondo e terzo binario, attualmente chiusa al pubblico e per una manutenzione consona del verde e delle aiuole che insistono sui marciapiedi tra i binari”. “Abbiamo poi visitato – continua Melgrati – insieme alla Consigliera Cassarino le antiche Sale d’Attesa: quella splendida e decorata in stile liberty della Prima classe e quella di seconda, entrambe da anni chiuse al pubblico. Abbiamo segnalato come per noi sia fondamentale recuperare spazi per ospitare in maniera consona raccolte di notevole importanza storica e artistica. La Pinacoteca West e la stessa Biblioteca Inglese non riescono più a coesistere nei medesimi spazi e si potrebbe pensare di trasferire o l’una o l’altra proprio presso la Stazione. In entrambe i casi si tratterebbe, oltretutto, di offrire un ulteriore servizio ai viaggiatori in attesa del proprio convoglio. Allo stesso modo abbiamo chiesto di poter acquisire l’ex deposito bagagli per destinarlo per esempio a fini sociali”. “L’importante – conclude Melgrati – è stato l’aver avviato un dialogo concreto e costruttivo nell’ottica della valorizzazione e dell’utilizzo della nostra stazione. Nei prossimi giorni avremo il riscontro dell’iter da intraprendere per scrivere un nuovo capitolo della storia della Stazione di Alassio”.

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