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Impegnati in attività di studio, ricerca, classificazione di materiali archeologici

Bordighera. Un gruppo di studenti e ricercatori del Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Torino saranno ospiti del Centro Nino Lamboglia e della Biblioteca specializzata del Museo Clarence Bicknell. Accadrà la prossima settimana.

I giovani universitari, coordinati da Rosina Leone e da Alberto Carlevaris, saranno impegnati anche quest’anno in attività di studio, ricerca, classificazione di materiali archeologici recuperati in occasione degli scavi condotti da Nino Lamboglia negli anni Cinquanta nell’antica Tyndaris, poi Colonia Augusta Tyndaritanorum in Sicilia.

Il campus, che prosegue una collaborazione inaugurata nel 2013 tra l’Università e l’Istituto, si inserisce in una delle attività salienti dell’Ente culturale bordigotto, volta alla formazione dei giovani ricercatori nelle scienze storiche e nelle metodologie archeologiche iniziata nel 1948 da Nino Lamboglia, che ha portato al Museo Bicknell e sugli scavi di Albintimilium (Ventimiglia), ma anche a Tindari, Ampurias, Roma, intere generazioni di archeologi.

Si ricorda che è iniziata la campagna del 5 per 1000 a favore dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri; nell’apposito riquadro nei modelli di dichiarazione dei redditi è sufficiente apporre la firma e indicare il codice fiscale dell’IISL 81001210087. L’Istituto ha bisogno di tutti per continuare la sua attività a favore degli studi liguri, della ricerca e della gestione delle strutture culturali, tra cui il Museo Bicknell, di cui nel 2018 si commemora il centenario della morte del suo fondatore (Clarence Bicknell, Londra 1842 – Casterino 1918).

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