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Saranno circa 500 i lavoratori liguri che andranno a Roma il 15 marzo in occasione dello sciopero generale delle costruzioni, per rappresentare la gravissima situazione di un comparto che, negli ultimi 10 anni ha perso 600 mila posti a livello nazionale, 7 mila solo in Liguria, regione dove sono sparite circa 4 mila imprese. Una crisi che sembra senza fine e che ha convinto i sindacati Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, a proclamare lo sciopero generale che coinvolgerà cantieri, fabbriche del legno, cave, fornaci e cementerie.

“Erano 25 anni che non si svolgeva uno sciopero generale della categoria – dice Federico Pezzoli, segretario generale di Fillea Cgil – ma adesso la situazione è veramente al collasso. Al governo chiediamo di sbloccare i cantieri e puntare sulle grandi opere perché questo è l’unico sistema per uscire dalla crisi”.

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