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Genova. Riduzione dei pedaggi autostradali in Liguria per circa 10 milioni. È emerso nella riunione svoltasi al Mit sulle emergenze in Liguria, Marche e Abruzzo. Durante la riunione Aspi ha manifestato disponibilità a valutare misure di riduzione dei pedaggi.

In merito alla situazione ligure sono state verificate soluzioni tecniche per limitare i disagi e accelerare la cantierizzazione per verifiche e sostituzione delle barriere antirumore e antivento, oltre agli interventi per la sicurezza. Il Mit «ha disposto una cabina di coordinamento tra concessionari e esperti del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per ridurre al massimo i disagi».

In questi giorni sulla A10 i cantieri nel tratto Genova-Savona hanno creato code fino a 25 km. Il Mit ha deciso «di attivare ogni possibile strumento di monitoraggio e comunicazione immediata sullo stato dei lavori e della viabilità, coinvolgendo gli enti locali». Il presidente Toti aveva sottolineato assenza di comunicazione e mancato coinvolgimento della Regione.

Intanto i pedaggi autostradali di competenza di Autostrade per l’Italia «rimangono gratuiti nei tratti dell’area metropolitana genovese e tra Chiavari e Rapallo (A12) e tra Masone e Ovada (A26)». A questi si aggiungerà dal 2 gennaio la riduzione del 50% tra i caselli di Varazze e Genova Prà, in A10, in ragione della durata e della complessità del cantiere per la messa in sicurezza idrogeologica della frana all’altezza di Arenzano”. Lo si legge nella nota conclusiva dell’incontro tenutosi in Regione tra il governatore Toti, l’ad di Aspi Tomasi, il sindaco di Genova Bucci e il presidente del porto Signorini sulle criticità in corso nella rete autostradale ligure. Autostrade si è impegnata “ove possibile tecnicamente”, a garantire in tutti i cantieri la doppia corsia per senso di marcia.

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