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Andora. Lo scorso autunno, il Nucleo Operativo dei Carabinieri della Compagnia di Alassio, nel quadro di controlli ad aziende che operano nel settore delle autodemolizioni e acquisto metalli, dava inizio ad una complessa ed articolata attività di indagine a carico di una impresa di Andora, a conduzione familiare. Nello specifico venivano eseguiti servizi mirati nell’ambito dei quali venivano riscontrati movimenti di mezzi e persone che trasportavano e depositavano ingenti quantitativi di metalli. In questo contesto che i soggetti che depositavano il metallo erano privi di qualsiasi autorizzazione all’attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento e commercio di rifiuti in violazione alle normative del codice dell’ambiente. Nel prosieguo di detta attività, venivano identificati soggetti con precedenti di polizia specifici in ordine al furto e ricettazione di metalli, accertando che le attività di vendita venivano eseguite senza qualsiasi titolo autorizzativo e, soprattutto, senza nessun documento che ne attestasse l’origine. Per tale motivo, i soggetti in esame venivano segnalati in stato di libertà alla Procura di Savona per ricettazione e violazione delle norme del codice dell’ambiente, atteso che nessuno di questi riusciva a dimostrare la legittima provenienza del materiale depositato. A carico del gestore sono emersi elementi di reità in violazione ai reati di ricettazione e falsità in registri e notificazioni e altre irregolarità di natura amministrativa che determinavano, da parte dell’A.G. competente, l’emissione decreto di perquisizione. Durante l’esecuzione veniva sequestrata documentazione di vario genere, ritenuta utile ai fini dell’attività investigativa, in particolar modo riferita ai registri di carico e scarico dei metalli e delle ricevute di acquisto da privati degli stessi. Al momento, il bilancio parziale risulta essere : 20 persone denunciate in stato di libertà , riscontrato un numero consistente di materiale che, al momento, il valore si attesta approssimativamente a 200 mila euro.

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